I Lautari dopo nove anni tornano con l’album Fora Tempu


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Dopo nove anni dall’ultimo album tornano con un nuovo album, i Lautari. E’ uscito il nuovo album della band siciliana dal titolo Fora Tempu.

In un’epoca in cui il metro di giudizio è il guadagno, l’album Fora Tempu, è un invito a prendere tempo.

Sono proprio i Lautari a ribadirlo: “Ci fa piacere pensare che quel che facciamo è come a un lavoro artigianale che sta scomparendo. Ad esempio esempio, quello dei liutai di una volta, che per costruire una chitarra o un mandolino impiegavano anni, ma che alla fine potevano davvero garantire che il lavoro era fatto bene”. Bisogna guadagnarsi il tempo.

Lautari: un album genuino

Un album genuino, dalle sonorità naturali, strumenti a fiato, mandolini, nessuno strumento finto o di natura elettronica è stato utilizzato per registrare quest’album.

E questo, la band catanese tiene a ribadirlo: “Tutti gli strumenti sono stati maltrattati tanto da farli suonare a dovere”.

Una band quella dei Lautari che riscuote successi e vanta importanti collaborazioni nel tempo: Carmen Consoli,  Goran Bregovic nel mondo musicale.

Ma sono tante anche le collaborazioni in ambito teatrale: Giorgio Albertazzi e Peppe Barra, Gabriele Lavia e Franco Zeffirelli.

L’album Fora Tempu contiene undici tracce: Fora Tempu che dà il nome anche all’album, Trazzera di briganti, Cori Coruzzu, Paisi di tri soddi, Su li stiddi.

E ancora Peddi nova, Melquiades, Salti nel tempo, Za Monica, Li cristiano e infine Volare.

I testi delle canzoni, sono firmate da Gianni Allegra e Puccio Castrogiovanni.

Le musiche sono state composte in collaborazione con tutta la band, Salvo Assenza, Marco Corbino e Salvo Farruggio.

Due eccezioni nella scrittura dei testi, una Peddi nova, scritta da Cesare Basile e l’altra Volare, brano che chiude l’album, di Nino Bellia.

Il disco è prodotto da ItalySona (edizioni Marasco/MusicaLavica) in collaborazione con MusicaLavica.

“L’album dei Lautari è un altro progetto che valorizza la musica del sud – spiega il CEO Giuseppe Marasco.

Lautari: Fora tempu

 

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