Il dramma interiore di Agata, serva di Cristo, rivive attraverso un’esaltante rappresentazione puparesca per mano del genio artistico de La Marionettistica dei Fratelli Napoli, maestri pupari catanesi dal 1921. Un altro successo che si aggiunge alla gloriosa storia di questi artisti. L’opera è in programma, fino al 12 febbraio, al Teatro – Museo all’interno del centro enogastronomico Vecchia Dogana.
Una messa in scena barocca che, sul particolare adattamento del testo elaborato da Alessandro e Fiorenzo Napoli sui testi latini riguardanti la storia della nostra Santa Patrona, dà al pubblico la possibilità di poter vivere un crescendo di emozioni. Una realizzazione curata e attenta che non dimentica di porre in risalto anche gli episodi di tradizione che non vengono raccontati negli atti latini come i particolari del telaio e del velo. Pregevoli i duelli verbali tra Agata, interpretata per la prima volta da una brava Tiziana Giletto, e Quinziano, Davide Napoli, nel dar vita allo scontro tra bene e male secondo l’antica tradizione dell’ Opra dei pupi.
Commovente il momento dedicato alla rappresentazione dello strappo delle mammelle in cui la sofferenza e l’umiliazione fisica non sembra essere vissuto da un pupo di legno ma da una donna in carne e ossa incantando dall’inizio alla fine gli spettatori presenti.
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