Il Teatro Stabile di Catania presenta la nuova stagione teatrale


teatro stabile di catania

“Ha da passà a’ nutatta”. Il commissario del Teatro Stabile di Catania, Giorgio Pace, inizia con una citazione di Eduardo De Filippo per esemplificare la situazione dell’ente etneo. “Se la situazione finanziaria e gestionale del Teatro Stabile di Catania è ancora carica di problematiche, tanto più intenso è lo sforzo in atto rivolto a superarle.- spiega Pace – Nell’espletamento del mio mandato, d’intesa con i Soci, ho infatti inteso perseguire un doppio percorso: attuare le misure per ripianare il pesante disavanzo e, al tempo stesso, riprendere le attività artistiche, culturali e formative. L’obiettivo convergente di questa duplice azione è risanare il teatro per restituirlo al ruolo di servizio pubblico che gli compete, e così riconsegnarlo alle migliaia di spettatori che da quasi sessant’anni costituiscono la sua forza”.
A Palazzo degli Elefanti si sono presentati congiuntamente i programmi della nuova stagione teatrale dei due teatri cardine di Catania, lo Stabile e il Bellini, davanti al sindaco di Catania Enzo Bianco, l’assessore regionale al Turismo e Spettacolo Antony Barbagallo e i vertici del Teatro Massimo Bellini e del Teatro Stabile di Catania, con gli interventi del  sovrintendente del Bellini Roberto Grossi con il direttore artistico Francesco Nicolosi, il commissario straordinario dello Stabile Giorgio Pace con il consulente artistico Giovanni Anfuso, alla presenza anche del Rettore dell’Universitá di Catania Giacomo Pignataro e di numerosi artisti, musicisti, attori, a partire da Pippo Pattavina e Tuccio Musumeci.
Il sindaco Enzo Bianco sottolinea così l’’avvio della sinergia tra i due teatri: “Presentiamo oggi le due stagioni insieme, per fare sentire, anche fisicamente, che le istituzioni pubbliche della città sono vicine agli enti artistici e culturali più importanti: il Teatro Massimo e il Teatro Stabile. Perché è indispensabile fare squadra, tutti insieme, per affrontare meglio le sfide che ci aspettano. Ecco la ragione di questa straordinaria presentazione congiunta delle due stagioni, con eccellenti programmi di alto livello artistico, che si rivolge a Catania, alla Città Metropolitana e all’intera Regione. Fare squadra non solo ci consentirà di superare il difficile momento economico, ma ci metterà nelle condizioni di affrontare meglio le sfide artistiche e culturali che ci aspettano.” Ad avallare l’idea di Giorgio Pace, anche Giovanni Anfuso, consulente artistico del Teatro Stabile: “La stagione che sono stato chiamato ad impaginare porterà sulle scene dello Stabile ancora grandi titoli e grandi interpreti. Ho rispettato la storia del teatro in cui mi sono cresciuto, introducendo qualche elemento di discontinuità e nomi nuovi, come quello di Giuliana De Sio, che non era mai stata ospite dello Stabile. Voglio infine sottolineare l’importanza di fare vivere il teatro fuori dalle tavole del palcoscenico e di trattare temi sociali, come avverrà con la rassegna “Altrove: il teatro va in città”. Un’apertura che ci permetterà di raggiungere il pubblico nei luoghi storici di Catania e avviare un dialogo democratico con la società civile”.

L’offerta quest’anno è varia, pronta ad accontentare i gusti artistici di molti e i portafoglio dei più, essendo rimaste invariate le tariffe negli ultimi 5 anni e proponendo sempre agevolazioni ai giovani.

La nuova stagione del Teatro Stabile di Catania

 

Il Teatro Stabile di Catania allestisce alla Sala Verga una stagione che si segnala per lo spessore dei titoli, la portata dei protagonisti, i temi trattati. Undici titoli: dieci in abbonamento, l’undicesimo da non farsi scappare, specialmente se si tratta di Leo Gullotta impegnato in un one man show.

Leo Gullotta
Leo Gullotta

Apre Il piacere dell’onestà: un capolavoro di Pirandello per il mattatore Pippo Pattavina, protagonista assoluto, e con la regia di Antonio Calenda. Scene e costumi sono di Domenico Franchi (produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro Stabile di Napoli, dal 22 novembre al 4 dicembre 2016).

La tragedia perfetta, il Macbeth di William Shakespeare, sarà proposta in due allestimenti entrambi coprodotti dallo Stabile etneo. Il primo è quello che sceglie la traduzione di Gianni Garrera per l’adattamento e la regia di Luca De Fusco. Maestoso e terribile Macbeth è Luca Lazzareschi, la sua fosca Lady è Gaia Aprea, interpreti principali di alto rango di un nutrito cast (produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro Stabile di Napoli, Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia, dal 7 al 18 dicembre 2016).
La seconda declinazione del Macbeth shakespeariano, o meglio un’innovativa concezione dell’ascesa e caduta del Signore di Cadore, parte dalla traduzione di Carmelo Rapisarda e prende corpo dall’adattamento e dalla regia di Vincenzo Pirrotta, che ha disegnato anche le scene, mentre i costumi sono di Daniela Cernigliaro, le musiche di Luca Mauceri. Protagonista lo stesso Vincenzo Pirrotta con Cinzia Maccagnano (produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro Stabile di Palermo (dal 24 febbraio al 5 marzo).

Una coproduzione dello Stabile catanese è anche lo spettacolo Le serve di Jean Genet, testo di culto riproposto nella traduzione di Gioia Costa e affidato alla regia di Giovanni Anfuso, che dirige uno straordinario terzetto di attrici formato da Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia, Vanessa Gravina (produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro Stabile di Palermo, Compagnia Teatro e Società, dal 20 al 23 dicembre e dal 27 al 30 dicembre 2016).

Giuliana De Sio è la protagonista di Notturno di donna con ospiti di Annibale Ruccello e regia di Enrico Maria Lamanna (produzione Compagnia Teatro e Società, dal 14 al 25 gennaio 2017).

Vizio di famiglia, altra produzione dello Stabile, punta sul drammaturgo vivente Edoardo Erba e con un protagonista come Pietro Montandon (produzione Teatro Stabile di Catania, dal 3 al 12 febbraio).

Maria Paiato e Arianna Scommegna, attrici di spicco della scena europea, daranno vita al delicato quanto intenso dramma Due donne che ballano di Josep Maria Benet i Jornet, il padre del teatro catalano (produzione Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, dal 16 al 21 marzo).

Giuliana De Sio
Giuliana De Sio

Massimo Venturiello è il regista e protagonista, nel ruolo che al cinema fu di Vittorio Gassman, di Profumo di donna, tratto da Il buio e il miele di Giovanni Arpino (produzione Società per Attori, dal 31 marzo al 9 aprile).

Intitolato semplicemente Edipo, lo spettacolo fa riferimento ad entrambe le tragedie sofoclee; prevedendo due diverse regie: Andrea Baracco per Edipo Re , Glauco Mauri per Edipo a Colono, scene e costumi sono di Marta Crisolini Malatesta, le musiche di Germano Mazzocchetti. Interpreti principali Glauco Mauri e Roberto Sturno (produzione Compagnia Mauri Sturno – Fondazione Teatro della Toscana, dal 22 al 30 aprile).

Sarà poi la Compagnia dei giovani del TSC a dar vita alla commedia Il misantropo di Molière. A firmare la regia è Giovanni Anfuso (produzione Teatro Stabile di Catania, dal 5 al 14 maggio).

Sempre al Verga, fuori abbonamento, andrà in scena Minnazza – Letture tra i miti e le pagine di Sicilia, uno spettacolo di Fabio Grossi dal titolo più che eloquente, con musiche di Germano Mazzocchetti ed ensemble di maestri fisarmonicisti: un’occasione da non perdere per ammirare il talento di Leo Gullotta e apprezzare la generosità di un uomo di teatro che, nel momento di crisi, fa ritorno alla casa madre, regalando emozioni a titolo gratuito, richiedendo a titolo simbolico il compenso di 1 euro a spettacolo. (produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro Verga, 19, 20 e 21 maggio).

La programmazione si proietta anche verso la stagione estiva al Teatro Greco Romano di Catania, con un altro gradito ritorno. Tuccio Musumeci, attore nato e diventato grande sul palcoscenico dello Stabile, sarà il Dyskolos di Menandro, antenato del “Misantropo” molieriano (produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro della Città, fine giugno – inizi luglio).

Lo Stabile programma inoltre il ciclo Altrove: il teatro va in città, un’’innovativa rassegna di eventi e performance multidisciplinari. Cinque siti della città di Catania, di particolare significato storico-architettonico, ospiteranno altrettanti progetti su temi di carattere sociale, commissionati a compagnie di riconosciuta professionalità attive nel nostro territorio. Le stesse produrranno gli spettacoli in sinergia con lo Stabile. Il primo appuntamento, pensato per la Chiesa di San Nicola l’Arena, s’intitola Solo andata ed è incentrato sull’emigrazione. In campo scenderanno gli Allievi della Scuola d’Arte drammatica dello Stabile, intestata ad “Umberto Spadaro” (produzione Teatro Stabile di Catania, gennaio 2017). Il secondo, Sui generis tratterà dell’omosessualità e sarà approntato per la Sala Vaccarini di Palazzo degli Elefanti (produzione Centro Zo, febbraio). Con Troiane: viaggio di donne migranti si va ad esplorare l’immigrazione, l’appuntamento sarà negli ambulacri del Teatro Greco Romano (produzione Senza misure Teatro, Progetto S.E.T.A., marzo). Servizio al potere ha la tematica nello stesso titolo, la sede prescelta è la Sala Consiliare di Palazzo Minoriti (produzione Teatro del Canovaccio, aprile). Infine Carne da macello fa riferimento alla crescente casistica di violenze di genere, femminicidi nella fattispecie; la performance sarà il Rettorato dell’Università (produzione Banned Theatre, maggio).

Di Federica Giunta

 

 

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