Si è appena conclusa la due giorni di formazione laboratoriale sul western all’italiana, che ha avuto sede presso il Centro Studi Laboratorio d’Arte di via Caronda, con la docenza del regista italiano Enzo Girolami Castellari e dell’attore uruguaiano George Hilton.
L’evento formativo, organizzato dal direttore artistico del centro studi Alfredo Lo Piero, ha voluto omaggiare “un genere che ha avuto grande fortuna in Italia e che le ha permesso di andare nel mondo con grandi incassi” ha dichiarato Castellari durante la conferenza stampa.
Un filone cinematografico fortunato, basato su un canovaccio pressoché ritualizzato, fatto di pistoleri e clan, silenzi e spari, scontri a cavallo fra lande deserte e nuvole di sabbia, volti semirasati, cappelli sugli occhi e sguardi risoluti. Un turbinio di azioni ed emozioni che hanno fatto sognare il pubblico italiano fra gli anni sessanta e settanta cedendo, poco dopo, il posto al genere dei gialli e dei polizieschi.
Un filone che ha reso grandi diversi attori, ma che ha richiesto anche “tanto studio, vocazione e preparazione fisica”, ha sottolineato George Hilton che, giunto in Italia negli anni d’oro della cinematografia, è divenuto una delle maggiori star del nostro cinema insieme a Terence Hill, Franco Nero e Giuliano Gemma.
Il workshop ha potuto vantare anche la significativa presenza di Carlotta Bolognini, noto tecnico cinematografico e figlia d’arte, impegnata nella redazione di un libro sui cinquanta anni del cinema italiano, attualmente in stampa, «Un gesto di affetto verso mio papà, un racconto del cinema dagli anni ’70 al 2005, Rossellini, Pasolini, Fellini, la creme! » lei stessa ha dichiarato anticipandone la prossima presentazione a Catania presso la sede del Centro Studi di via Caronda.
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