Ingerborg, raffinata commedia


Ingeborg
L'attrice Marta Limoli nel ruolo di zia Ottilia

“Ingeborg”, raffinata commedia del tedesco Kurt Goetz, non veniva rappresentata in Italia dal lontano 1949. Adesso, a riproporla Valerio Santi, che cura un nuovo allestimento in un piccolo spazio catanese, “L’Istrione”, a dimostrazione di come anche un “cortile”, a Catania, può diventare un interessante luogo di proposte teatrali. Tutto ruota attorno alla figura della giovane donna, Ingeborg, esuberante e piena di vita che misura gli umori maschili del pedante marito, e del

Ingeborg commedia
Ingeborg, un a scena dello spettacolo

giovane commediografo Pietri, che se la contendono. Figura interessante è il maggiordomo filosofo, ad un certo punto racchiude in una battuta tutto il senso di un perbenismo borghese bigotto,  ipocrita e opportunista: “…io sono un equilibratore morale.”  Ma perno centrale di questo manierismo occultato da buoni modi è rappresentato dalla figura di Ottilia, unica “attrice” che si ostina a rappresentare un mondo appariscente e falso.  La commedia, che con intelligenza dissolve in diversi registri stilistici, fa riflettere sulle miserie umane, di come anche un sentimento come l’amore non riesca a nascondere i giochi di calcolo, tipici di una certa borghesia occidentale. Bravi gli attori, lo stesso Valerio Santi e Francesco Russo, Clio Saccà che è Ingeborg, Concetto Venti il saggio maggiordomo, e Marta Limoli, l’irresistibile zia Ottilia, svampita e bisbetica mai fuori le righe.

 

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