“Non ti aspetteresti mai che la tua vita possa cambiare”: comincia così “I am Khabane”, il cortometraggio di Khaby Lame, su Khaby Lame. Il tiktoker italiano ha infatti presentato al Taormina Film Festival un piccolo lavoro autobiografico, nella cornice degli “Influential Shorts”, un contenitore di cortometraggi selezionati da Bella Thorne e realizzati da registi e influencers. Nel video, Khaby racconta le mille difficoltà che ha dovuto affrontare lungo la sua infanzia, come i soldi che non bastavano mai, quella dislessia che gli ha causato tre bocciature e i lavori da cameriere e lavapiatti che lo tenevano lontano da casa fino a notte fonda.
Conoscendo il suo passato, fa impressione vederlo arrivare a Taormina in limousine, circondato da giornalisti e fotografi e inseguito da tantissimi giovani fan. Come afferma all’inizio nel corto, qualcosa nella sua vita è cambiato: a soli 23 anni, è il TikToker più seguito al mondo con 161 milioni di follower. È stato giurato al Festival di Cannes, ha lavorato con marchi come Hugo Boss e Juventus, ha un patrimonio stimato tra 1,3 e 2,7 milioni di dollari.
Khaby rimane comunque umilissimo: concede interviste e fotografie a chiunque gliele chieda e lo fa sempre col sorriso sulla faccia. Quando gli chiediamo come spiega il suo successo, risponde: «continuando a fare video e a credere in me stesso». Il turning point della sua vita è il fulcro del suo cortometraggio “I am Khabane”: a inizio 2020, per via della pandemia, Khaby perse sia il lavoro da cameriere che quello di lavapiatti, e passava le sue giornate a scrollare video su TikTok.
Khaby Lame: Ho iniziato così
Visto il tanto tempo a disposizione, decise di sfruttarlo facendo quello che voleva fare da sempre: fare ridere la gente, e farlo registrando dei video proprio per TikTok «non avevo né un treppiede, né la ringlight, né un buon telefono: avevo l’iPhone 5C, appoggiavo il telefono su una bottiglia di plastica e per illuminarmi la faccia cercavo l’immagine del “bianco” su Google». I suoi video erano comici, con lo scopo di fare ridere la gente attraverso travestimenti, scenette e balletti. I risultati non furono immediati, eppure Khaby continuava a registrarne sempre di nuovi, pubblicandone addirittura tre al giorno. La svolta arrivò quando, guardando il video di un altro TikToker che apriva una banana in una maniera inutilmente complessa, utilizzando un coltello e tagliandola a listarelle.
Khaby rispose al video, deridendolo sbucciando una banana semplicemente con le mani, chiudendo il video con un gesto con le braccia che divenne la sua personalissima firma. Quel video totalizzò milioni di visualizzazioni, e da lì, video dopo video, costruì la sua fama a livello mondiale.
Khaby Lame: Ho creduto nei miei sogni
«Non mi sarei mai aspettato un successo del genere, ma ho continuato a credere nei miei sogni senza mai farmi influenzare da nessuno» È stata un’ascesa immediata quella di Khaby Lame, così veloce che, in un anno, è passato da lavare i piatti per vivere ad essere il main sponsor di Hugo Boss «Prima vedevo gli attori vivere su un pianeta diverso. Nel senso: io ero qui, e Will Smith era là. Solo adesso che ho raggiunto il successo mi sono reso conto che non esistono due mondi distinti, e che chiunque può essere famoso». Una storia che testimonia l’incredibile potere di un social come TikTok, che col suo algoritmo può consacrare un umile ragazzo di Chivasso a
diventare una star mondiale. O forse, come preferisce dire lui, si può imparare come la ricetta per raggiungere qualsiasi obiettivo sia «avere un sogno e crederci realmente». E adesso, dopo essere diventato l’influencer più seguito, Khaby ha un altro sogno «Voglio vincere un Oscar, sin da bambino guardavo la premiazione ed è sempre stato un mio desiderio, adesso è il mio obiettivo»
Scrivi un Commento