L’ Uomo Gatto arriva a Catania. Per la prima volta il personaggio che ha fatto la storia di “Sarabanda” è pronto a sfidare il talento musicale dei catanesi. Testimonial del “Si La Do – La soluzione”, Gabriele Sbattella (all’anagrafe), approda in Sicilia per portare il suo talento che lo ha incoronato il vero protagonista del game show di Enrico Papi su Italia Uno. Un talento che ancora oggi lo porta ad essere un fenomeno virale. Gli eventi a Catania sono curati da Angelo Lanno. “E’ la prima volta che vengo in Sicilia e sono abbastanza emozionato. Spero di godermi questa esperienza”. L’uomo Gatto è stato il vero protagonista di Sarabanda. Che esperienza è stata? “Una parte della mia vita che ricordo con grande piacere. Mi ha aperto tantissime porte come le collaborazioni con altri studi televisivi. Sfatiamo il mito che mi sono montato la testa. Ho mantenuto sempre lo stesso comportamento. Sono sempre rimasto me stesso. Ancora oggi è molto bello essere ricordati per quello che si è fatto. Non ti paga il conto della spesa però ti fa sentire bene. La gente si ricordi di te con affetto”. Per diversi anni è stato campione del programma, ma come nasce la sua preparazione musicale? “Merito di una grande passione che coltivo fin da piccolo. Ho cominciato ad ascoltare musica da quando avevo un anno e mezzo. Cominciavo dalla mattina fino alla sera. Ascoltavo e suonavo sempre la musica”. Cosa rappresenta la musica nella sua vita? “E’ la cosa più bella che esista in questo mondo. Non posso immaginare una vita senza musica. È una cosa che ti accompagna sia nei momenti belli che in quelli brutti. Mi capita di svegliarmi con una canzone in testa. Vado ancora nei mercatini dell’antiquariato per comprare i 45 giri”. Qual è il ricordo più bello dell’esperienza di Sarabanda? “Una delle prime settimane in cui ero campione, ero in sala trucco e stavo ascoltando la radio. Entra Enrico Papi e tutto contento mi dice che aveva ricevuto i complimenti da Fiorello. Non ci credevo che Fiorello potesse parlare bene di me. Era incredibile, lui che parlava di uno sconosciuto. Non ci ho creduto finchè un autore non mi porto una cassetta con la registrazione in cui Fiorello parlava bene di me. Ho pensato di fermare il mondo perché volevo scendere”.
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