“Signura figghia sugnu ’cca picchi t’aja ammazzari”. Queste le parole pronunciate da Don Cesare Lanza, pretore di Palermo, poco prima dell’uccisione della figlia Laura colta in flagrante adulterio con il giovane amante Ludovico Vernagallo in scena fino al 2 febbraio al Teatro Vitaliano Brancati.
Una commedia musicale di Tony Cucchiara, che con la regia di Angelo Tosto, le scene di Salvo Manciagli e i costumi di Giuseppe Andolfo racconta la triste sorte de La Baronessa di Carini attingendo ai testi della nostra storia patria narrati dal Pitrè e da Salomone Marino. Dal primo debutto negli anni ottanta fino alle tante tournèe nazionali la fortunata commedia musicale riesce ad ottenere grandi consensi anche in questa nuova edizione diretta per la quarta volta da Angelo Tosto.
Una messa in scena in cui si spazia dalla commedia popolare all’ avanspettacolo e la cui scelta dei balli e canti guarda alle sonorità moderne, senza tradire la memoria storica dei canti popolari siciliani. Ottimo il cast che non ha lasciato, al numeroso pubblico presente, la possibilità di annoiarsi.
Delicata ed elegante Ornella Brunetto nel dare vita alle sofferenza d’amore della giovane Laura. Veritiero ed appassionato Giacomo Buccheri, Ludovico Vernagallo, nella vana ricerca dell’amata fino agli inferi ed oltre la morte. Perfetta in ogni singola battuta e scena l’interpretazione di Emanuele Puglia nel ruolo di Don Cesare Lanza nel rappresentare il potere paterno sulla figlia sfociato in pazzia dopo l’omicidio. Esilaranti i momenti comici tra Riccardo Maria Tarci, San Pietro, Barbara Gallo, Santa Mommina, e Rosario Minardi, il Padreterno, nello stemperare i toni foschi della tragedia.
Professionali Enrico Sortino, Adriano Di Bella, Yvonne Guglielmino, Anna Aiello, Dario Castro, Giulia Di Domenico, Marzia Patanè Tropea, Marina Puglisi, Patrizia Scilla e Renato Vinciguerra.
Scrivi un Commento