L’acqua. La senti scorrere. Il palco è ancora vuoto, tutto buio attorno, senti solo lei. Il suo flebile scorrere ti introduce nel mondo di Co/Scienze, lo spettacolo portato in scena a Scenario Pubblico di Catania, dalla Laccioland Company, diretta da Emanuele Cristofoli, in arte Laccio. Il coreografo ha fatto danzare l’intero Stivale con le coreografie dell’ormai noto spot di uno noto brand di telefonia mobile.
Dopo aver debuttato a Milano e New York nel 2016, Co/Scienze fa tappa in Sicilia, nell’ambito di uno speciale focus di quattro giorni dedicato a una delle compagnie di danza urbana più rappresentative, fondata nel 2012 dal giovane, eclettico e poliedrico coreografo.
In cinque sul palco con costumi di impatto, in total black, blusa e gonna ampia, nella prima parte, in total white nella seconda con aderenze che segnano i corpi statuari dei danzatori. In un perfetto connubio di danza contemporanea e danza urbana, quasi simbiotico, si snoda la performance che racconta la conquista della consapevolezza di noi stessi, delle nostre azioni, dei nostri scopi. Una consapevolezza che però destabilizza e ci scuote fino a farci dubitare degli altri e del nostro legame con loro. L’unione c’è, ma è continuamente messa alla prova.
I cinque ballerini Michele Serra, Simone Rossari, Matteo Dal Prà, Thomas Piasentin e Marco Zanchetta, sono uomini maturi che hanno riposto alle loro spalle l’impulso lasciando spazio alla coscienza.
Viene fuori un’ora di performance ricca di energia, eccezionale grinta, coreografie d’effetto, uso sapiente di luci, costumi, come già detto, d’impatto. Il tutto cullato dalle note musicali che spaziano da Strings of Amiina di Diego Buongiorno, a Notte di Giovanni Sollima, passando poi per Miss you di Trentmoller o ancora Work Song di Hozier.
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