La Stagione del Teatro Massimo di Palermo “dedicata” a Wagner


Otto titoli d’opera e tre di balletto. Parte la stagione 2013 del Teatro Massimo di Palermo. Il cartellone si aprirà e si svolgerà sotto il segno di un progetto artistico concepito in coincidenza con il bicentenario della nascita di Richard Wagner: per la prima volta nella sua storia il teatro palermitano produrrà e metterà in scena, in un’unica stagione, “Der Ring des Nibelungen”. Il “Ring” verrà allestito con la regia di Graham Vick, con le scene e i costumi di Richard Hudson e le luci di Giuseppe Di Iorio. A dipanare le trame sonore della Sagra scenica wagneriana suddivisa in quattro opere sarà invece il direttore finlandese Pietari Inkinen. 

 

Questo, nel dettaglio, il calendario dei quattro titoli: “Das Rheingold” (22-31 gennaio), “Die Walküre” (21 febbraio – 3 marzo), “Siegfried” (19-30 ottobre), “Götterdämmerung” (23 novembre – 4 dicembre). I cantanti coinvolti, da Franz Hawlata nel ruolo di Wotan, a Robert Brubaker in quello di Mime, a Sergei Leiferkus come Alberich, Lise Lindstrom come Brünnhilde e Christian Voigt come Siegfried, sono tutti specialisti del repertorio tedesco wagneriano e rispondono al meglio anche alle esigenze teatrali dello spettacolo.

Immediatamente dopo le prima due opere del “Ring” wagneriano, toccherà a un nucleo di opere del più amato e celebre compositore operistico italiano, Giuseppe Verdi, coetaneo di Wagner essendo anch’egli nato nel 1813; per celebrare Verdi saranno messe in scena tre sue opere particolarmente rappresentative: “Nabucco” (22-28 marzo), “Aida” (12-18 aprile) e “Rigoletto” (3-9 maggio).

Mentre il podio di “Nabucco” e “Aida” sarà affidato rispettivamente a due bacchette già note come Renato Palumbo e Stefano Ranzani, il “Rigoletto” sarà diretto da Giuseppe Finzi, pugliese con una ricca carriera sia in Italia che all’estero, da alcuni mesi “resident conductor” della San Francisco Opera. Fra gli interpreti vocali del “Nabucco” il baritono George Gagnidze (Nabucco) e il soprano Elena Pankratova (Abigaille); per “Aida” il ritorno del soprano Hui He, del tenore Jorge de León – che tanto successo ha raccolto come Don José nel 2011 – del mezzosoprano Marianne Cornetti e del baritono Alberto Mastromarino; per “Rigoletto”, invece, di nuovo a Palermo due beniamini del pubblico come il tenore Gianluca Terranova e il soprano Desirée Rancatore, mentre nel ruolo del titolo Dimitri Platanias considerato fra i più interessanti baritoni verdiani di questi anni. Per “Nabucco” la regia di Saverio Marconi sarà ripresa di Alberto Cavallotti, mentre saranno nuove le regie di Elisabetta Marini per “Aida” e di Henning Brockhaus per “Rigoletto”, due artisti già noti al pubblico per alcuni applauditi titoli delle Stagioni recenti del Massimo. Presenza costante in questo progetto sarà quella di uno dei light designer più celebri e ricercati al mondo, Vinicio Cheli.

 

La proposta operistica si completa con un titolo fra i più acclamati di tutto il repertorio italiano, “Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini (17-24 settembre) in un allestimento recentemente prodotto dal Teatro Massimo con la regia di Francesco Micheli, proposto con un cast interamente rinnovato e popolato da specialisti del repertorio rossiniano, dalla Rosina di Silvia Tro Santafé al Figaro di Dalibor Jenis, dal Conte di Lawrence Brownlee al Don Bartolo di Alessandro Corbelli. Da segnalare anche il debutto, sempre nel ruolo di Rosina, del giovane mezzosoprano palermitano Chiara Amarù. Sul podio il celebre violinista e direttore d’orchestra Stefano Montanari.

 

Saranno invece tre gli appuntamenti con la danza. Si comincia con una serata comprendente due recenti lavori coreografici di Luciano Cannito dedicati a Giuseppe Verdi: “Vespri” e “Viva Verdi” (11-13 giugno), il primo è una produzione creata per il Maggio Musicale Fiorentino e ispirata all’opera dedicata ai moti palermitani contro i francesi, il secondo – in prima nazionale dopo il debutto negli Stati Uniti e in Francia – è un omaggio al compositore di Busseto attraverso le sinfonie delle sue opere. Quindi due titoli del repertorio classico, “Romeo e Giulietta” di Prokof’ev (20-23 giugno) – grande successo del Massimo, firmato nel 2009 da Luciano Cannito con le scene di Italo Grassi e i costumi di Silvia Aymonino, quindi “Lo Schiaccianoci” di Čajkovskij (18-21 dicembre) in un allestimento del Teatro di San Carlo di Napoli.

 

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