Mamela Nyamza, la danza racconta tante storie


Mamela Nyamza
Mamela Nyamza

Una donna semplice e profonda Mamela Nyamza, danzatrice, attrice coreografa e attivista sociale di fama internazionale che non accenna per niente alla sua carriera di successo, eppure oltre alle varietà di stili che sa fare dal classico al moderno dalla danza africana alla tecnica Horton, dalla danza Spagnola, al jazz alla danza Butoh e guboot Mamela Nyamza ha preso parte a vari musical internazionali come The Lion King e si è esibita nei teatri e nelle televisioni internazionali di Los Angeles e negli States.

Mamela Nyamza
Mamela Nyamza

Lei è un’artista a tutto tondo che ha incluso nel proprio lavoro la lotta sociale a difesa della propria terra, il Sud Africa, sapendo ancora che la vetta della propria missione non è stata per niente scalata, la sua è una passione quotidianamente alimentata nella sfera pubblica e nel più intimo spazio privato.

La danza e il corpo nel lavoro di Mamela Nyamza sono uno strumento, il corpo diventa un pianoforte che grazie ai tasti giusti può raccontare molte storie e comunicare svariati messaggi, principalmente ispirati al suo paese d’origine, Il Sud Africa.

“Il mio lavoro è porre al pubblico delle domande, alle quali io stessa cerco e non so dare risposte, mi interrogo su come stanno le cose in questo momento storico e politico in cui viviamo e attraverso la danza lancio dei quesiti sociali, politici e religiosi”.

In questo momento in Sud Africa dopo la morte di Nelson Mandela il razzismo è riemerso in maniera molto forte e lei mi racconta “Noi proviamo a risolvere i nostri problemi a casa nostra, e lì che cerchiamo di combattere le nostre battaglie, non abbiamo a differenza degli altri paesi africani il coraggio di andarcene, noi restiamo li a lottare, non ci Mamela-Nyamza4sentiamo cosi forti da andarcene, ideologicamente ci hanno educato come deboli per poter lasciare la nostra terra. Il Sud Africa è diverso dal resto del continente, noi stiamo combattendo per far emergere i nostri diritti e aspettiamo ancora la Democrazia” è bello che restiate a cercare di cambiare le cose, le dico durante l’intervista, ma lei risponde dicendomi che di “bello c’è solo la bellezza costruita in Africa dai bianchi per i bianchi” bellezza negata a chi è di colore che deve avere il coraggio di andarsela a cercare in Europa.

Come i ragazzi che ha conosciuto grazie alla collaborazione con l’attrice Emanuela Pistone e Isola Quassud,dai quali è rimasta affascinata di cui stima il coraggio e la forza e coi quali ha collaborato portando in scena lo spettacolo I HAVE A DREAM in co-regia con l’attrice catanese, Gian Paolo Romania e i ragazzi della compagnia Liquid Company; un progetto che è “ Beautiful but not Beautiful” dice Mamela  Nyamza.

“La mattina vado a correre -mi racconta- e qui la gente si sposta perchè ha ancora paura, sono stanchi dei migranti.”

Un progetto che l’ha cambiata totalmente, “ io mi fermo nei posti in cui lavoro solo il tempo che mi serve e poi torno a casa, non mi serve mai rinnovare il visto mentre i ragazzi che hanno compiuto questo viaggio rischiando la vita in cerca di bellezza, quella tanto sognata e agognata, non possono tornare indietro come me, non la possono riportare a casa loro, cosa che io sono fortunata a poter fare.”

Una donna di grande umiltà con svariate innegabili qualità artistiche messe a servizio di valori simbolo della società che ogni giorno attraverso il suo lavoro in prima persona si impegna a cambiare.

 

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