Nel cuore del barocco ragusano torna Ibla Buskers


Pronta al via la diciottesima edizione del festival Ibla Buskers in programma a Ragusa Ibla dall’11 al 14 ottobre prossimi. In programma: dalla Spagna la “Familia Bolondo”, un vero e proprio circo che nasce dall’unione di diverse compagnie con alle spalle una lunga esperienza professionale e ormai da anni protagonista dell’evoluzione europea del circo contemporaneo. Ad Ibla Buskers presentano “Maravillas”, lo spettacolo che intreccia stili e rompe le barriere artistiche dell’incredibile mondo del circo.

 

E sempre in questo ambito, il festival ospiterà il “Tony Clifton Circus”, ovvero clown anomaly dall’Italia. Nato nel 2001 da un’idea di Nicola Danesi e Iacopo Fulgi, il “Tony Clifton Circus” si può catalogare come un vero e proprio “circo dell’anomalia”. Ad Ibla Buskers presentano “Rubbish Rabbit”, uno spettacolo divertente, senza canovaccio, un frenetico gioco in cui parole e azioni si rincorrono in un susseguirsi implacabile di risate e tensione per lo spettatore. Dall’Argentina ma anche dall’Italia arriverà la “Compagnia Dromosofista” con il suo particolarissimo teatro d’oggetti. Sarà un breve racconto estetico e senza parole, composto da quattro sequenze dove l’amore è osservato con occhi ingenui. Una storia adorabile minacciata da cartoni animati sorprendenti in una successione di microstorie che rivelano senza parole la relazione amorosa tra due saltimbanchi. Presto su facebook e sul sito internet nuovi aggiornamenti sul cast degli artisti di quella che sarà la 18esima edizione della manifestazione organizzata dall’associazione Edrisi.

“La maggiore età è un traguardo di grande significato, ottenuto con tenacia, volontà e tanta irriverente utopia in una terra dove la promozione della cultura, la realizzazione di manifestazioni indipendenti, ha generalmente vita breve – spiegano dall’associazione Edrisi – La specificità di questo evento, imperniato nel rapporto diretto tra pubblico, artista e luogo fisico di svolgimento, proprio per la sua immediatezza e semplicità è riuscito a creare un forte legame di affezione con un pubblico sempre più ampio, qualificato e motivato. Metter su questa edizione del festival è ancor più complicato. La parola d’ordine in giro oggi è crisi e dunque stiamo facendo i conti con pochi fondi e, purtroppo con molte incertezze.

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