“Fumo negli occhi”: l’eterno conflitto tra essere e apparire


“Ostentare, esibire e mostrare ciò che non si è a qualunque costo”. Questa la filosofia di Fumo negli Occhi di Faele e Romano, un classico del teatro italiano, in scena fino al 24 marzo al Teatro Brancati, Teatro della Città. Un cast ricco capitanato dal genio artistico di Tuccio Musumeci, nei panni di Casimiro Cassarà succube della combattiva moglie Rosa, Olivia Spigarelli.

La storia, diretta da Nicasio Anzelmo, con le scene di Jacopo Manni, i costumi di Sara Verrini e le luci di Sergio Noè, è una favola vera dei nostri tempi, in cui la scalata al successo e il miglioramento, anche finto, del proprio status sociale divengono gli unici obiettivi importanti da raggiungere. Divertenti, ironici ed irriverenti Concita Vasquez, Riccardo Maria Tarci ed Elisabetta Alma insieme a Valentina Ferrante, Evelyn Famà e Claudio Musumeci nel denunciare attraverso le debolezze e le storture dei personaggi le mancanze e le sofferenze di una società, come la nostra, in un grave momento di crisi come quello che vive oggi l’Italia.

 

Una squadra di attori armonica e compatta, che lascia senza respiro gli spettatori dall’inizio alla fine, coinvolgendoli in una farsa dal tema sempre attuale.

“È una commedia in cui la facciata sociale è più importante di una sana e bella vita familiare – spiega Tuccio Musumeci – e negli intrecci, che rendono attraente il testo, prevale alla fine il buon senso e l’onestà unica arma vincente in ogni situazione”.

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