Silenzio, “parlano” i corpi


Ambiente ovattato, candido, come la neve, lontano da rumori. Regna il silenzio. “Parlano” i corpi. Bianco su bianco, costumi su scenografia, come se si volesse fondere il corpo allo spazio. Protagonisti sono i movimenti, esasperati, convulsi, a tratti lenti, quasi immobili. Il nuovo lavoro di Roberto Zappalà, in scena lo scorso fine settimana e in replica 16, 17, 18, e 23, 24, 25 marzo a Catania, da Scenario Pubblico, nel cartellone del Teatro Stabile, si chiama “Silent as”.

 

Sul testo drammaturgico di Nello Calabrò e su coreografie di Zappalà si esibiscono gli otto danzatori Gaetano Badalamenti, Jan Brezina, Francesco Colaleo, Maud de la Purification, Liisa Pietikainen, Roberto Provenzano, Fernando Roldan Ferrer, Ilenia Romano.

“silent as…” rappresenta per Zappalà una nuova partenza poetica. Rimane l’intenzione di continuare il metodo di suddividere in “step” i progetti drammaturgicamente più complessi. Viene sospesa però la narrazione visionaria protagonista degli ultimi anni con il progetto “re-mapping sicily”, per dare spazio ad un nuovo percorso iniziato con “suviene d-virus”, creato per il Gӧteborg Ballet, dove protagonisti sono l’istinto creativo ed una danza astratta nella composizione del movimento. Ma non per questo meno ricca di suggestioni.

Il silenzio come cosa? Vien da chiedersi. Allo spettatore la risposta.

 

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