Simone Paciello, in arte Awed e le sue “crisi di identità” sono arrivati a Le Zagare di San Giovanni La Punta. Ad accogliere la Web Star un bagno di folla. E tante, tantissime fan adolescenti provenienti da tutta l’isola pronte a lanciarsi in improbabili proposte di matrimonio.
“Ritorno con molto piacere in Sicilia – spiega Simone Paciello a Sicilia&Donna – perché da piccolino venivo in vacanza nel messinese, a Taormina e Gioiosa Marea, quindi conservo molti ricordi legati alla vostra terra”.
L’intervista a Simone Paciello
Com’è nata l’idea di fare video?
“Volete la verità? Il vero motivo è che non volevo studiare. È nato tutto per gioco con dei miei compagni di classe. Poi con il tempo la cosa è diventata molto più ampia e oggi eccomi qui”.
E come nasce un tuo video? Ci fai qualche esempio?
“Principalmente prendo canzoni di bambini che cantano con voci incredibili e poi reagisco improvvisando”.
Mancano pochi seguaci al raggiungimento dei 400mila, come festeggerai questo traguardo?
“È una sorpresa, non posso dirvi nulla. Dovete seguirmi per saperlo. Vi anticipo solamente che potrebbe esserci una special guest”.
A seguirti un pubblico di adolescenti. Pensi a loro quando li realizzi?
“Credo che tutti coloro che realizzano i video abbiano la responsabilità di capire chi andrà a vederlo e soprattutto chi ti segue. Sicuramente se vieni seguito da un pubblico molto giovane, non puoi usare un linguaggio volgare. Bisogna contenersi”.
Quando hai detto alla tua famiglia che sei una Web Star cosa ti hanno risposto?
“Fai quello che vuoi, l’importante che domani vai a scuola. Mi sono diplomato e poi ho continuato”.
La tua “vittima” preferita è Gianni Morandi. Come mai?
“È uno dei miei cantanti preferiti. Qualche mese fa, addirittura, ho ricevuto un video da parte sua che mi faceva i complimenti per aver raggiunto i 100mila fan. Alla mia età, tutti amano i One Direction o Justin Biber. Io sono un po’ all’antica e adoro Gianni Morandi”.
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