Il teatro è in ciò veicolo primario di cultura, sapere, virtuoso confronto” come spiega il direttore, Giuseppe Dipasquale. In corrispondenza della messinscena di ciascun titolo, e in base al genere e al tema, verrà, inoltre, dedicato un incontro in cui gli attori del cast leggeranno un canto della Divina Commedia. La lectura Dantis , quindi, appare come una delle peculiarità della nuova stagione 2015/16 del Teatro Stabile di Catania, che vuole continuare a brillare, per valore e sapienza. Volontà che viene confermata dai due cartelloni paralleli del Verga e del Musco, in cui classici di ogni tempo s’intrecciano alla drammaturgia contemporanea fino alle novità assolute con cospicue presenze di prestigiosi artisti del panorama teatrale nazionale.
Il cartellone dello Stabile di Catania
Il cartellone dello Stabile di Catania 2015-2016 presenta, nonostante il decurtamento dei finanziamenti, alla Sala Verga 11 spettacoli di cui ben 5 prodotti o coprodotti dallo Stabile. La prima di queste è la pirandelliana L’uomo, la bestia e la virtù, con la regia di Giuseppe Dipasquale.
Segue La pazza della porta accanto una “follia in epoca moderna”, novità assoluta di Claudio Fava, ispirata alla vicenda della poetessa Alda Merini. Regia Alessandro Gassmann e con Anna Foglietta.
La tragedia greca, di cui è paradigma l’Orestea eschilea, verrà proposta in due distinte rappresentazioni: Agamennone e Coefore/Eumenidi. La regia è di Luca De Fusco.
Si passa poi al vaudeville La cagnotte, in cui Labiche descrive il ridicolo quanto amaro crollo delle illusioni di uno spaccato della borghesia della provincia francese. Il lavoro andrà in scena per la regia di Walter Pagliaro.
Conclude il cerchio delle rappresentazioni prodotte dallo Stabile il Re Lear shakespeariano che tratta invece la tragedia dell’ingratitudine con la regia di Giuseppe Dipasquale, e con Mariano Rigillo nel ruolo del titolo
Per quanto riguarda invece le produzioni ospiti si comincia dalla rappresentazione della crisi della società occidentale tramite la commedia Scandalo, del corrosivo Arthur Schnitzler. La regia è di Franco Però con Stefania Rocca e Franco Castellano.
Per il dramma Il sindaco del rione Sanità di Eduardo De Filippo la regia è di Marco Sciaccaluga, con Eros Pagni, primo attore non napoletano a trionfare nel ruolo di Eduardo, e con Maria Basile Scarpetta
Della crisi dell’arte, del fragile rapporto tra due attrici, un drammaturgo e un regista, che implode sul palcoscenico, ci parla la commedia Prova, testo, regia e coreografia di Pascal Rambert.
Sulle conseguenze della crisi economica del 1929 – stigmatizzata nel logoro legame tra due fratelli – ci porta a riflettere la commedia di Arthur Miller Il prezzo, regia Massimo Popolizio.
La giungla della città con le sue insidie è invece al centro del dramma Quai Quest (Approdo di ponente), in cui Bernard-Marie Koltès mette in discussione in modo tragicomico la sopravvivenza della nostra cultura. La regia è di Paolo Magelli.
Stabile di Catania, il cartellone del Teatro Musco
Ispirati al motto dantesco Fatti non foste a viver come bruti sono anche i 10 titoli che compongono L’isola del teatro, il cartellone della sala Musco, aperto alla sperimentazione, con 3 nuove produzioni del TSC.
Si comincia con Terra matta, uno spettacolo di alto spessore artistico e culturale, che lo Stabile etneo ha prodotto nel 2009, portando in scena l’autobiografia di Vincenzo Rabito. Adattamento e regia sono di Vincenzo Pirrotta, che riveste anche il ruolo del protagonista. Il suo fluviale racconto di semianalfabeta, tra le due guerre, viene espresso in una lingua inventata che mescida italiano e siciliano
L’inettitudine dell’uomo alla felicità è invece il fil rouge delle 26 micro scene, ora drammatiche, ora comico-grottesche, di Opera panica (Cabaret tragico), spiazzante testo di Alessandro Jodorowski con regia Pietro Dattola.
In Pietra di pazienza invece una donna afgana trova il coraggio di parlare delle proprie sofferenze di moglie e di madre solo davanti al marito in coma, vittima della guerra. L’opera è tratta dall’omonima opera di Atik Rahimi, uno spettacolo di e con Barbara Gallo
Attualissimo il grido di allarme sulla crisi politica e civile del Mediterraneo, ecatombe di migranti e non più culla di civiltà che viene denunciato in Gli uomini mangiano i pesci di Anna Vinci e Giovanna Casadio, regia Ivan Stefanutti, con Lucia Sardo.
Due straordinari monologhi di Jean Cocteau confluiscono nel dittico Grigio parigino messo in scena dal regista Gianni Scuto per il talento della moglie, l’attrice Nellina Laganà.
L’Amleto di William Shakespeare firmato dal regista Ninni Bruschetta vede Angelo Campolo nel ruolo del titolo.
In occasione del settantesimo anniversario della morte di de Saint-Exupéry, Giovanni Calcagno propone U principuzzu nicu, la propria versione in siciliano del capolavoro “Il piccolo principe”, di cui è pure regista ed interprete
Storie al femminile di violenza di genere, familiare o esterna; le racconta Francesco Randazzo, autore e regista del pluripremiato Tre donne oltre il limite.
Sulla figura di Daniela Rocca è incentrata la novità assoluta Sabbie mobili di Mimmo Trischitta, regia Massimiliano Perrotta.
Infine si chiude in bellezza con un dramma per l’epoca rivoluzionario, che attirò su Ibsen l’accusa di femminismo estremo: è Casa di bambola perla regia di Maurizio Scaparro
Lo Stabile di Catania festeggia il centenario di Luigi Capuana
In occasione del centenario della morte di Luigi Capuana il Teatro Stabile di Catania, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Scolastiche del Comune di Catania e il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi, organizza il 27 novembre, presso il Teatro Angelo Musco, a partire dalle ore 10.00, una giornata di celebrazione in onore di un talento letterario poliedrico, autore di romanzi, testi teatrali. Interverranno i di professori dell’ateneo catanese: Ezio Donato, docente di Pedagogia e studioso di letteratura per l’infanzia; Maria Rosa De Luca, docente di Storia della musica, Rosaria Sardo.
Per quanto riguarda La fiaba, inoltre, dedicata ai più piccoli, la scelta è caduta proprio sulla raccolta dell’Andersen italiano C’era una volta: adattamento teatrale e regia sono di Ezio Donato. In questo nuovo allestimento ad ogni recita lo spettacolo non sarà mai lo stesso e tutti gli spettatori, bambini, ragazzi e adulti, per una volta potranno intervenire interagendo con la scena.
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