La lunga attesa è finalmente finita: il settimo capitolo della saga creata da George Lucas approda nelle sale italiane a 24 ore di distanza dalla prima mondiale conclusasi con un’ovazione da parte dei cinquemila invitati al Teatro Cinese di Los Angeles, fra cui alcuni protagonisti della società americana e star del cinema quali Steven Spielberg e Joseph Gordon-Levitt che per l’occasione si è travestito da Yoda. In Usa il film esce venerdì con l’obiettivo di superare il debutto record di 85 milioni di dollari fatto segnare da Lo Hobbit: un viaggio inaspettato. In Italia invece sono ufficialmente 800 le copie del nuovo Star Wars distribuite dalla Walt Disney a partire da questa mattina alle ore 10. La prima proiezione italiana a Roma, ieri sera, si è aperta con il marchio-omaggio Lucasfilm e la stessa scritta del 1977: Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana… Ed ecco quando oggi emerge da queste prime visioni: la critica appare totalmente conquistata. Tutti concordi che il regista, J. J. Abrams, aveva ragione a difendere strenuamente trama e segreti dell’Episodio VII di Star Wars, Il risveglio della forza, ricco di colpi di scena assoluti destinati a cambiare per sempre la saga. Tutti d’accordo pure sul fatto che c’è tutto quello che deve avere Guerre Stellari. Ci sono pianeti sabbiosi e battaglie stellari, bersagli da centrare e mondi meccanici da far esplodere. E locali fumosi popolati di bizzarri alieni, orridi e avidi mercenari. Anche le prime reazioni dei critici americani lo promuovono all’unanimità, il sito Rotten Tomatoes lo certifica con il 100% dei giudizi positivi, da Variety a Hollywood Reporter, dal Guardian al New York Times, tutti recensiscono positivamente il film che ha già un record, aver messo d’accordo tutte le testate. Quello che maggiormente traspare è l’opera di un regista veramente legato alla saga, che ha messo il cuore per creare un modernissimo amarcord con cui J. J. Abrams ha voluto celebrare non solo la fantasy spaziale di Lucas ma anche il cinema degli anni Settanta. Infatti anche nella fattura quest’Episodio risulta somigliante alla prima trilogia con pochi dosatissimi effetti digitali e una tridimensione mai fastidiosa o accentuata. Cene, momenti, battute richiamano al passato, ma la trama e gli intrecci sono talmente avvincenti da allontanare l’idea che sia un’operazione a solo beneficio dei fan della saga. Di certo il valore affettivo dei fedelissimi fans è enorme, ed il solo apparire di Han-Harrison Ford e l’irresistibile R2D2 scatenano applausi scroscianti in sala. J. J. Abrams e Lawrence Kasdan, già sceneggiatore di L’impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi, riescono perfettamente a rientrare nell’universo di allora, tracciando le fondamenta per uno nuovo. Il primo Star Wars costò undici milioni di dollari e uscì in 40 copie. Oggi la Disney ha pagato a Lucas 4 miliardi in cash e azioni per appropriarsi della saga. Il risveglio della Forza è comunque solo il punto di partenza. Fino al 2020 sono in programma sequel e spin-off. Agli anni dispari sono dedicati gli episodi otto e nove, quelli pari hanno come protagonista la trilogia parallela, Anthology, tre film che approfondiranno storie collaterali, di cui quello del 2018 sarà dedicato a Han Solo.
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