Lo spettacolo della Compagnia Zappalà Danza è la rielaborazione, riorganizzazione concettuale di una coreografia commissionata a Roberto Zappalà dal Goteborg Ballet, accompagnata da tre straordinari artisti siciliani: dai musicisti Alfio Antico, Puccio Castrogiovanni – che ha curato le musiche originali – e dall’attore Vincenzo Pirrotta.
La performance sarà in scena il 24/25/26 gennaio e 1/2 febbraio a Scenario Pubblico a Catania.
Sudvirus è un mondo dove la musica ancestrale e ipnotica di Alfio Antico ai tamburi e di Puccio Castrogiovanni ai marranzani si insinua nelle melodie di Bach, Vivaldi e Paganini e dove l’irruenza della voce e della fisicità di Vincenzo Pirrotta – regista e attore tra i più interessanti del panorama teatrale contemporaneo – stravolge e corrompe parole, discorsi, significati, letteratura.
Lo spettacolo ha l’ambizione di proporre una versione “biologicamente” positiva di un nuovo virus – opposto a quello parassitario e velenoso – fatto di linguaggio coreografico (e anche musicale e performativo) che produce forme, abilità, valori morali ed estetici. Il “sud-virus” della danza genera tossine non velenose ma portatrici di salute.
Capovolgendo schemi consolidati e luoghi comuni, Sudvirus vuole proporsi come positivo, pronto a mostrare e rappresentare un mondo/sud lontano dalle definizioni che si utilizzano, banalmente, per definire certi aspetti del meridione d’Italia e spesso di ogni sud del mondo; la performance guida verso un sentimento di appartenenza che è tanto forte quanto (e quando) non si chiude al mondo, ma anzi lo accetta e lo ingloba.
I danzatori in scena sono Gaetano Badalamenti, Maud de la Purification, Alain El Sakhawi, Liisa Pietikainen, Roberto Provenzano, Fernando Roldan Ferrer, Ilenia Romano.
Sudvirus è una coproduzione Compagnia Zappalà Danza e Scenario Pubblico international choreographic centre Sicily in collaborazione con Civitanova Danza/Amat, Fondazione Nazionale della Danza (Reggio Emilia) e GöteborgsOperans Danskompani (Svezia) – nasce da un’idea di Nello Calabrò e Roberto Zappalà.
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