The Voice of Italy 2019, due siciliani passano le Blind


The Voice of Italy 2019

E’ iniziata la nuova edizione di The Voice of Italy 2019. La conduzione è affidata ad una scoppiettante Simona Ventura di giallo vestita, le Blind audition hanno inizio e le poltrone dei quattro coach, Elettra lamborghini, Guè , Gigi D’Alessio e Morgan, si girano cominciando a formare le loro squadre. I team di Morgan, D’Alessio e Guè  hanno già 4 talenti nella loro squadra, Elettra Lamborghini solo 2.

Due i siciliani scelti nella prima puntata, Josuè Previti, messinese, già visto nella trasmissione Io canto, che sceglie Guè Pequeno e Giorgia La Commare di Erice che finisce nel team Lamborghini.

Giorgia La Commare

Giorgia è nata a Erice (in provincia di Trapani), ha 17 anni, è energica e ha una forte personalità. Frequenta il terzo anno di Liceo Classico ed è iscritta al primo anno di Canto Pop presso il conservatorio “Scontrino” di Trapani. Suona il basso da circa due anni (è la leader di una band al femminile) e il pianoforte da autodidatta.

Ha iniziato a cantare e a esibirsi fin da piccola con assoluta padronanza del palco. L’ambiente familiare ha sicuramente contribuito a spingerla verso il mondo musicale: la madre suonava il pianoforte, ha una zia musicista e uno zio che è un cantante amatoriale.

La vita di Giorgia si divide tra scuola, conservatorio e amici, con i quali passa i sabati sera chiusa in sala di registrazione. In pratica la musica sta diventando il fulcro dei suoi interessi.

Sa di essere curiosa e molto determinata e in futuro si vede via da casa verso Roma (e perché no, fare sold out all’Olimpico!) o anche Verona (sogna di essere protagonista di un musical Disney sul palco dell’Arena).

Purtroppo sa di dover lasciare la sua città per rincorrere la favola, anche se questo significa lasciare la spiaggia dove ogni tanto va a rifugiarsi davanti al mare burrascoso.

Josuè Previti

Josuè ha 17 anni, vive a Messina e studia al quarto anno dell’Istituto Tecnico Economico Statale con indirizzo turistico. Caratterialmente è solare e socievole.

È cresciuto con la musica, essendo la mamma una patita dei Queen e di Renato Zero, e da piccolo cantava le canzoni dei cartoni animati. La sua passione, però, è esplosa coscientemente ascoltando, sempre grazie alla mamma, Adagio di Lara Fabian e Listen di Beyoncé, la sua cantante preferita in assoluto. In seguito, verso i 9 anni, le ha chiesto di poter cominciare a studiare seriamente canto. Inizialmente i genitori non erano molto d’accordo, ma è riuscito a convincerli e adesso sono i suoi primi sostenitori.

Studia da quasi 9 anni con gli stessi maestri di quando ha iniziato. Josuè ogni tanto si esibisce in serate live (nel 2016 ha aperto un concerto di Annalisa Minetti in provincia di Messina) ed è soprattutto un interprete, ma da poco si cimenta anche nella scrittura. Le sue canzoni parlano di esperienze che ha vissuto o che ha visto vivere a persone a lui vicine.

Il suo sogno più sincero è «Fare soprattutto musica mia, trovare un percorso mio, un genere e un mondo che mi appartengano. Vorrei diventare un cantante “esagerato” e fare molti concerti, come Beyoncé o Sam Smith, anche se capisco che è praticamente impossibile».

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