A Catania la mostra fotografica sui Detenuti siriani vittime di tortura


detenuti siriani

Da Sabato 23 Giugno e soltanto per una settimana (dal 25 al 30 giugno), per la prima volta a Catania, presso i locali di Via Biscari 10, saranno esposte le immagini fotografiche di “Nome in codice: Caesar. Detenuti siriani vittime di tortura” una Mostra promossa da FNSI – Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Amnesty International Italia, FOCSIV – Volontari nel Mondo, Un Ponte Per, Unimed – Unione delle

Università del Mediterraneo e Articolo21; fortemente voluta nella città etnea dal CO.P.E.-Cooperazione Paesi Emergenti l’esposizione è parte integrante dell’Assemblea Ordinaria dei Soci. L’inaugurazione, successiva alla presentazione alle 15,00 del primo Bilancio Sociale della ONG catanese, avverrà alle ore 17.00 di sabato 23 Giugno presso il Museo Diocesano di Catania, in Via Etnea8, il Presidente del CO.P.E., Michele Giongrandi, ed il giornalista de “Il Sole 24 Ore”, Ugo Tramballi, già consulente Ispi di Politica Internazionale e corrispondente estero, la presenteranno. La mostra è una selezione di pochissime delle 50mila fotografie che l’agente della polizia militare siriana chiamato Caesar, incaricato dal regime di documentare quanto accadeva ai detenuti nelle carceri, portò con sé quando decise di fuggire. Caesar ha deposto, testimoniato, ma non ha mai rilasciato interviste, tuttavia un suo messaggio è stato inviato per questa come nelle precedenti esposizioni. In questi anni queste immagini sono state ospitate al Palazzo di vetro di New York, in modo permanete al Museo dell’Olocausto di Washington, al Parlamento Europeo ed in altre città europee e italiane. Il CO.P.E. ha deciso di portare questa “cruda” testimonianza di una dittatura a Catania allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei Rifugiati Politici e dei Richiedenti Asilo, per mostrare tutta la crudeltà che si nasconde dietro tali regimi e da cosa fuggono milioni di persone nel mondo. E’ un pugno allo stomaco, una scossa all’animo umano, nel tentativo di far riflettere, commuovere e rendere coscienti coloro che vivono in condizioni di sicurezza. La mostra è infatti vietata ai minori di 18 anni per il suo tragico contenuto. La Mostra è promossa all’interno di “Humanity – Esseri umani con gli esseri umani”, la Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi avviata da FOCSIV insieme a 7 Associazioni sue Socie, per permettere che il lavoro svolto in questi anni dalle ONG a fianco delle migliaia di uomini e donne in fuga nell’area Mediorientale possa proseguire. La Mostra con ingresso gratuito osserverà il seguente orario: Da lunedì 25 a sabato 30 Giugno ore 9,30-13; 14-17,30. Vietata ai minori di 18 anni.

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