La rassegna letteraria diretta dal filosofo-scrittore Salvatore Massimo Fazio “A cena con l’autore – i mercoledì letterari a L’oste scuro” arriva al quarto appuntamento e alla sua fase culmine. Tra i tavoli del rinomato ristorante acese “L’oste scuro”, mercoledì 13 marzo alle 20.00, ci sarà lo scrittore Giovanni Sollima che presenterà il suo lavoro “Alfa Ninnino e d’altri scritti”.
Giovanni Sollima è nato a Catania il 5 marzo 1964. Di formazione classica, è medico chirurgo, specializzato in Psichiatria. Ha conseguito il Master universitario in Psicodiagnostica Clinica ed i perfezionamenti in Criminologia, in Storia della Medicina e in Igiene Mentale dell’Adolescenza. È stato giudice onorario minorile. Poeta, ha pubblicato nel 1994 il suo Primo libello di pezzi tesotici, raccolta di liriche tratta dall’unico corpus cronologico inedito Tesos.
Nel 1996 ha pubblicato il suo Secondo libello di pezzi tesotici. Nel 1997 ha dato alle stampe il poemetto Esgialnuptiae, dove la modalità poetica d’espressione trova confronto con temi d’ordine antropologico e demopsicologico.
Nel 2002 ha dato alle stampe il suo Terzo libello di pezzi tesotici. Nel 2005, pubblicato da C.U.E.C.M., Catania (Ristampa 2010), vede la luce il dialogo filosofico L’albero di Farafi o della sofferenza, scritto con lo stesso scrittore Salvatore Massimo Fazio.
Nel 2007 pubblica la raccolta di tre saggi Sulle ali della paideia (C.U.E.C.M., Catania); e nel 2008 pubblica, assieme a Pasquale Musarra, la raccolta poetica di lirica corale Unisonanza.
Nel 2011 esce, con il sottotitolo di Telos, il Quarto libello di pezzi tesotici (Ed. Helicon, Arezzo), premiato nel 2012 alla XXXVII edizione del Premio Letterario Casentino.
È autore dei racconti brevi de La taverna di Alfa Ninnino, pubblicati nel 2011 da C.U.E.C.M., Catania.
Nel 2012 è tra i protagonisti, in scena al Teatro del Canovaccio di Catania, insieme a Ubaldo Ferrini, Salvatore Massimo Fazio, Luigi Pulvirenti e con le attrici Carmela Buffa Calleo e Raffaella Esposito, di un inedito ed innovativo spettacolo teatrale d’interazione col pubblico, secondo una suggestiva dinamica di talk-show, dal titolo “Permette una parola?”.
Psicomotricista, è impegnato nello studio e ricerca dell’Espressività, nonché è coordinatore, all’interno di campi di applicazione psicosocioriabilitativi, di laboratori di attività espressiva.
Così, come caratteristica della rassegna, tra le pietanze culinarie siciliane si parlerà dei suoi racconti su Alfa Ninnino. Per descrivere in breve la sua figura, Alfa Ninnino è altro che un bimbo. La taverna è un luogo specifico della casa di Ninnino e contemporaneamente tanti luoghi della rappresentazione. Nella sua visualità d’immanenza reale è una deliziosa mansarda arredata in stile tirolese, da dove il bimbo parte alla scoperta del mondo.
Paradigma d’accadimento, la taverna è testimone e contenitore di un tesoro di significati e vita, preludio di tutta l’espressione di un mondo, in cui nulla è banale e scontato. A moderare la serata, oltre al direttore artistico Fazio, ci sarà Manlio Mattaccini, giornalista catanese.
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