A Ragusa la mostra Fuori dal mazzo, su Re, Cavalieri e Donne


fuori dal mazzo

La singolarità delle carte siciliane si mischia al potere dell’arte visiva: nasce la mostra Fuori dal mazzo dal lavoro di due graphic designer, Carlo Scribano ed Enrico Gisana, insieme alla poesia di Fernando Lena. Sono dodici i ritratti esposti fino al 27 maggio a Ragusa, nella sede di Copystudio di via Mongibello 79, ed inaugurati il 2 maggio scorso con la collaborazione del Center of Contemporary Art of Modica.

Fuori dal mazzo. 10 re di bastoni
Fuori dal mazzo. 10 re di bastoni

Nella mostra Fuori dal mazzo, i protagonisti sono Re, Cavalieri e Donne che intraprendono un percorso inusuale mescolando l’arte visiva con quella dei versi, per raccontare storie diverse, tragiche e, magari, anche attuali: tra le Donne, troviamo la bambina escort ma già piena di “denari” grazie al suo lavoro, la poliziotta lesbica che porta i bastoni con sé e due madri, una di coppe e l’altra di spade, rispettivamente impreparata e assassina mancata. Uno spacciatore, un barista che attende la morte, la memoria di un pastore e un guerriero che lotta nella prigione del suo stesso corpo, sono invece i Cavalieri. Ed infine, tra debolezze, fallimenti, pugnalate e “sbronze” per dimenticare o non ricordare affatto, si affacciano le storie dei re e dei loro figli, in realtà molto simili ai padri. Secondo quanto affermato da Francesco Lucifora, nel suo contributo al catalogo, questi dodici ritratti “sono già passati dentro un processo di esposizione urbana, sono stati fatti ieri ma hanno già una lunga storia da raccontare”. Il linguaggio di questa esposizione assume un carattere del tutto nuovo: gli autori della mostra, infatti, hanno deciso di partire dallo “stencil”, cioè un negativo fisico delle immagini che permette di individuare sia le forme che i colori, attraverso un semplice processo di identikit. Ma è proprio grazie a questo che semplici numeri rappresentati dalle carte, diventano storie “fuori dal mazzo” veritiere, negli sguardi e nelle posture di questi “personaggi reali, periferici, deliranti, pietosi e urbani”.

Articolo scritto da Martina Lo Giudice

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