SABIRFEST è una manifestazione culturale che si svolge da tre anni a Messina e dal 2016 anche a Catania, e che – improntata allo spirito di ospitalità della lingua franca da cui prende il nome – attraverso la letteratura, la politica, la musica, il teatro, intende rispondere a questa esigenza e proporsi come spazio di cittadinanza sociale e culturale, spazio aperto di ragionamento e di riflessione ma anche di partecipazione, di collaborazione e di svago.”
Catania è una città in fermento, una città dove malgrado le infinite difficoltà e contraddizioni, le fastidiose indisponibilità economiche, e le tante lamentele, c’è comunque una grande voglia di fare e di mettersi in gioco, anche e soprattutto culturalmente. Catania sa accogliere, anche se lo fa a volte in maniera disordinata e lenta, e può accogliere sempre più. Il SabirFest per la prima volta a Catania da quest’anno, comunica anche questa forte determinazione e volontà di chi in questa città vuole continuare ad investire e credere, sorretti da tanto spirito volontaristico.
A presentare il ricco programma di SabirFest cultura e cittadinanza mediterranea, ieri venerdì 7 ottobre presso la sala CCP del Palazzo Platamone il presidente del Comitato Promotore Sabir Fest Ugo Magno, Biagio Guerrera rappresentante del Comitato Promotore Sabir Fest, Orazio Licandro Assessore ai Saperi e alla Bellezza Condivisa e alle Relazioni internazionali del Comune di Catania, Maria Carmela Sciacca della Libreria Vicolo Stretto, Debora Del Pistonia, Rappresentante Paese Cospe di Firenze e Ignazio Lutri presidente di IN/ARCH Sicilia partners per Catania del Sabir Fest 2016. Una presentazione concisa, chiara ma piena di entusiasmo. Ai siciliani non resta che approfittarne, nella speranza che questa sia solo l’inizio di una lunga tradizione sabir catanese, da arricchire sempre più.
Qui di seguito una sintesi di cosa sta già avvenendo a Messina e di cosa ci aspetta la settimana prossima a Catania.
Dal 6 al 9 ottobre, Messina, nella Galleria Vittorio Emanuele, accoglierà la rassegna editoriale Sabirlibri, in cui le case editrici di tutta Italia avranno la possibilità di condividere col pubblico i titoli dei loro cataloghi e le novità. Parallelamente si svolgerà il III Forum sulla cittadinanza mediterranea, Sabirmaydan, che continua il suo percorso di formazione e di informazione in dialoghi aperti al pubblico e seminari per addetti ai lavori con attivisti e intellettuali provenienti da paesi diversi. Strettamente connesso all’area libri e al forum, SabirFestival, che con un ricco programma di incontri, laboratori, performance teatrali, documentari e tavole rotonde, quest’anno propone come tema guida “vuoti di memoria”, per approfondire l’importanza della memoria come esperienza, come pratica individuale e sociale. Un invito a porsi dall’altra parte dello specchio e a considerare il peso della rimozione e della negazione che investono il passato, il presente e il futuro dei popoli del Mediterraneo.
Dal 13 al 16 ottobre 2016, toccherà a Catania rappresentare lo spirito di condivisione e di contagio culturale che anima SabirFest.
Grazie al coordinamento dell’Associazione Musicale Etnea in collaborazione con la Libreria Vicolo Stretto, IN/ARCH Sicilia, l’Osservatorio Euro Mediterraneo, l’associazione Leggerete, questa prima edizione catanese accompagnerà i visitatori in una vera e propria città arcipelago, tema guida della manifestazione della città etnea, che avrà come sede il Palazzo della Cultura. SabirFest nel corso di queste quattro giornate comincerà col connettere le “isole/quartieri“Civita, S. Berillo e Castello Ursino.
A CATANIA il SabirFest sarà:
SabirLibri, oltre cinquanta case editrici che anche quest’anno incontreranno lettori in uno spazio dedicato ai libri e alla condivisione.
SabirMaydan, dialoghi sulla cittadina mediterranea.
SabirFestival, un ricchissimo programma di incontri con gli autori ospiti dal Mediterraneo, iniziando con il grande poeta marocchino Mohammed Bennis, che insieme Laura Silvia Battaglia, Charlotte Ricco ed Elodie Sylvaine, documentariste francesi, apriranno la kermesse al Palazzo Platamone giovedì 13. E ancora per la sezione “A libro aperto” scrittori del calibro di Valerio Calzolaio, Cristiano Cavina, Marco Rizzo, Susanna Tartaro, Lina Maria Ugolini, Salvatore Massimo Fazio e Giuseppe Lazzaro Donzuso.
Per la sezione “Arcipelaghi Mediterranei” Com’era? Dov’era? Un dialogo a più voci su costruzione e ricostruzione urbana con Ignazio Lutri, Mara Benadusi, Lino D’urso, Carlo Colloca, Carlo La Greca.
Si parlerà anche di Danilo Dolci all’interno della rassegna “Dialoghi di quartiere” grazie all’intervento dei membri del Comitato Cittadini attivi di S. Berillo e dell’Associazione Trame di quartiere insieme a Silvio Perrella e Maria Attanasio.
Laboratori per i più piccoli nell’area SabiRagazzi grazie al supporto di MA.Ma (Magazzini Maternage) ed il team siciliano di Filosofia coi Bambini.
Per la sezione libri illustrati con Lucia Scuderi, Maria Giaramidaro e documentari con Charlotte Ricco e Elodie Sylvaine, Salvo Cuccia sul lavoro di Domenico Pellegrino.
L’allestimento nella corte del Palazzo Platamone segue i criteri dell’autocostruzione e del riuso di materiali di scarto. Grazie all’intervento dell’Arch. Marco Terranova e il collettivo ToDo dal 10 al 13 ottobre il Cortile Platamone diventerà un cantiere di costruzione partecipata.
E ancora tra teatro e musica al Teatro Machiavelli venerdì 14 “Trinacria sulla luna. Pitrè senza gravità”, testo e regia di Gaspare Balsamo con Biagio Guerrera, Puccio Castrogiovanni, Giancarlo Parisi e Luca Recupero. Dal mondo del teatro Vincenzo Pirrotta leggerà parti dell’Odissea al pubblico del Sabir Fest e presenterà il suo primo romanzo “Guasta Semenza”, Mesogea Edizioni.
Il SabirFest si concluderà domenica 16 con una parata che congiungerà Palazzo Platamone con la Piazzetta dei Libri di gammazita, in piazza Federico di Svevia, castello Ursino, per una festa di saluto finale. Durante tutto il festival animeranno sui media: Zammù TV, Radio Lab, Now in Sicily, Sicily Journal, A/TRATTI e Matte da leggere.
Il SABIRFEST è dedicato a:
padre Paolo dall’Oglio, il gesuita scomparso in Siria nel 2013
Alaa Abdelfattah, simbolo degli attivisti egiziani arrestati dal regime
Chinyery Namdi, migrante nigeriana e moglie di Emmanuel Chidi Namdi ucciso a Fermo nel luglio 2016
Tutto il programma scaricabile nella pagina del sabirfest
Curiosità
“Il Sabir è una lingua franca che mercanti e uomini di mare di diversi paesi hanno usato per i loro scambi nel mediterraneo dal medioevo fino a tutto l’ottocento. Una lingua in comune che ne accoglie molte altre, tra cui l’arabo, l’occitano, il greco, il catalano, il turco, il siciliano, il veneziano, il genovese. Sabir, dunque, non corrisponde a una popolazione precisa, né designa un territorio, ma esprime l’esigenza primaria di sapere e di comunicare, oltre ogni confine.
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