Quattordici spettacoli itineranti in dieci siti siciliani di sei delle nove province dell’Isola. Giovedì 23 luglio è partita l’undicesima edizione di Teatri di Pietra Sicilia la rete culturale per la valorizzazione dei teatri antichi e dei siti monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo che coinvolge i siti archeologici e le aree monumentali italiane. La rete, ideata da Teatri di Pietra Sicilia e Capua Antica Festival e diretta da Aurelio Gatti, quest’anno è promossa direttamente dai Comuni coinvolti con il sostegno dall’Associazione Teatri di Pietra Sicilia e Capua Antica Festival, in collaborazione con il FAI di Agrigento.
Anche quest’anno Teatri di Pietra da vita a un percorso di arte e cultura che privilegia lo straordinario patrimonio stori-co e artistico siciliano e al contempo offre una concreta opportunità di
sviluppo socio-culturale e crescita dei territori coinvolti: obiettivo principale è promuovere la conoscenza del patrimonio storico e paesaggistico della Sicilia attraverso lo spettacolo dal vivo e valorizzare aree straordinarie che si offrono ad una fruizione più ampia, coinvolgendo un pubblico diversificato e più vasto. Tutto questo nonostante la crisi, anche del settore, che non da tregua agli operatori dello spettacolo che continuano nonostante tutto a stare in prima linea, in scena sopra un palco che per tetto ha un cielo di stelle, convinti che la bellezza e il teatro possano dare vita a una nuova comunità. Ed è proprio questo il feel rouge che lega la programmazione siciliana di Teatri di Pietra 2015 che propone capolavori del Mito come testimonianza di una grande perdita, quella della comunità. Questo è lo spirito dell’undicesima edizione di Teatri di Pietra Sicilia: la ri-costruzione di una comunità consapevole e aderente alla proprio storia e identità attraverso il riconoscimento di quegli stessi luoghi, oggi siti archeologici o monumentali, che furono centro e cuore pulsante di civiltà.
In particolare quest’anno Teatri di Pietra Sicilia porterà i suoi spettacoli in tre siti del Trapanese (Tempio di Hera, Selinunte – Castelvetrano; Castello Arabo normanno, Castellammare del Golfo; Cave di Cusa, Campobello di Mazara), due dell’Agrigentino (l’Area archeologica Eraclea Minoa, Cattolica Eraclea e il Giardino della Kolymbetra, Agrigento), due nel Nisseno (Ex Macello, Centro polivalente Abate di Caltanissetta e Teatro all’aperto dell’Istituto Fascianella, San Cataldo) e, ancora, al Teatro antico di Morgantina, Aidone (En) ; al Teatro antico Akrai, Palazzolo Acreide (Sr) e al Teatro antico di Monte Iato, San Cipirello (Pa).
La ricorrenza di Teatri di Pietra Sicilia, che dal 2005 si propone puntualmente ogni anno nonostante le difficoltà, fa di questa manifestazione un appuntamento “atteso” , testimonianza di un progetto di rete culturale che aggrega e cresce intorno a un’idea innovativa di valorizzazione e sviluppo sostenibile dei territori. Una nuova edizione quindi, resa possibile grazie all’impegno delle Amministrazioni coinvolte che attraverso Teatri di Pietra ribadiscono la volontà a operare un diverso modo di fare “turismo/cultura e sviluppo” privilegiando progettualità che concretamente dialoghino con il territorio, le cittadinanze e le identità che queste esprimono e in cui i luoghi non siano solo demanio da affittare . Un progetto che anche in un momento di grande difficoltà riesce a esprimere la convinzione e la determinazione a fare della cultura e del patrimonio la risorsa principale di sviluppo delle cittadinanze coinvolte.
Gli spettacoli dell’edizione 2015 di Teatri di Pietra
La programmazione del 2015 prevede 44 appuntamenti : “minore” nella quantità, rispetto alle precedenti, ma invariata nella qualità con la presenza di artisti di grande prestigio del teatro nazionale, anzitutto, ma anche della danza e della musica. Galatea Ranzi (straordinaria interprete di “Fedra diritto all’amore”) , Elisabetta Pozzi (che torna in Sicilia questa volta nei panni di “Elena”) e Barbara De Rossi (interprete di “Medea” per la regia di Francesco Branchetti), danno l’idea dell’impegno nella programmazione di Teatri di Pietra e dello sforzo organizzativo che sta dietro al progetto, una delle poche realtà siciliane che da anni opera senza contributi pubblici regionali, ma solo con il supporto dei comuni che ospitano. Accanto ai nomi più conosciuti, numerosi altri di altrettanto pregio come Giancarlo Sammartano (regista de “Il persiano-Cartaginese”), Manuel Giliberti (regista di “Quando Elektra muore”), Matteo Tarasco (che firma drammaturgia e regia di “Iliade – Le lacrime di Achille”), Cinzia Maccagnano (interprete di “Argonauti –Giasone e Medea” e regista di “Le rane”), Miriam Palma diretta da Lina Prosa in “Esecuzione – Ifigenia” e, per la danza, Giovanna Amarù (“Canto scuro”) e il coreografo italo-africano Mvula Sungani con “Anemos”.
Tra le “perle” di questa stagione, lo spettacolo “Incanto Scantu” – da Franco Scaldati, Ovidio e Mircea Eliade che vedrà in scena, sulle musiche originali eseguite dal vivo dal maestro Lelio Giannetto, Marta Cirello e Tiziana D’Angelo con Salvatore Pizzillo della Compagnia Franco Scaldati –, e “Apollo e Dafne”, opera musicale barocca rara con Salvatore Salvaggio (basso baritono), Makie Nomoto (soprano), Antony Agnello (mimo) e l’Orchestra del Mito Opera Festival diretta dal maestro Luigi Sferrazza, di cui firma la regia Salvatore Salvaggio.
“Le Rane” della Compagnia La Bottega del Pane sarà il primo spettacolo messo in scena alle Cave di Cusa, nuova location di Campobello di Mazara il 29 luglio; e “Il Persiano- Cartaginese” con Paolo Floris, Tommaso Lipari, Mattia Parrella e Andrea Puglisi per la regia di Giancarlo Sammartano che inaugurerà la stagione dei Teatri di Pietra al Teatro all’aperto dell’Istituto Fascianella di San Cataldo il 30 luglio
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