Alkantara Fest, al via la dodicesima edizione


alkantara fest

Alkantara Fest, al via la dodicesima edizione della rassegna itinerante di musica folk e world in provincia di Catania. Si comincia al Castello Ursino di Catania con una succosa anteprima all’insegna delle nuove frontiere del folk contemporaneo: gli etnei Oi Dipnoi incontrano le influenze del folk di Les Poules à Colin, provenienti dal Québec. Saranno le atmosfere di ispirazione celtica dei canadesi Les Poules à Colin, introdotti dai catanesi Oi Dipnoi ad aprire il prossimo il 22 giugno la rassegna di musica folk e world ideata e organizzata dall’Associazione Culturale Darshan, da sempre attiva nel campo delle tradizioni musicali etniche e popolari, con la direzione artistica di Mario Gulisano: «L’idea è quella di rivalutare le tradizioni musicali siciliane mettendole in relazione con quelle europee. Il punto d’arrivo sarà creare un senso critico nello spettatore, dimostrando come vi siano punti di contatto in culture apparentemente lontane».

L’evento, che fa parte del Calendario delle manifestazioni di grande richiamo turistico cofinanziato dall’Assessorato regionale del Turismo e Spettacolo, riprenderà nel mese di agosto e settembre e vedrà avvicendarsi sui palchi della provincia di Catania diversi ospiti di calibro nazionale ed internazionale. Alkantara Fest è nato in territorio etneo e in particolare nella valle dell’Alcantara, e già dai suoi esordi ha saputo catalizzare l’interesse e la curiosità di tutto il territorio facendo parlare di sé anche a livello nazionale. E lo ha fatto decidendo di scommettere sui valori della tradizione, ossia quel filo sottile che collega il nostro popolo con la storia delle proprie origini culturali. Gulisano: «Solo investendo su musica, cultura e turismo, come risulta dagli sforzi degli enti

Oi Dipnoi
Oi Dipnoi

organizzatori e promotori, seppur con esiguità di risorse, ma puntando a valorizzare le peculiarità del territorio, ci auguriamo che la nostra Isola potrà al più presto ritrovare energia e passione per il rilancio della propria identità. Con Alkantara Fest viaggeremo idealmente nell’Europa attraverso eventi che collegheranno la nostra Isola attraverso i Balcani fino all’estremo nord est. Anche la linea grafica di quest’edizione, in cui campeggia l’immagine di un ambiente agropastorale, sottende al collegamento con antiche radici comuni alle quali i nostri popoli fanno tutti riferimento, oltre a rimandare alle culture popolari che ci uniscono da millenni per storia e tradizione. La musica farà da sfondo nel palcoscenico naturale delle bellezze architettoniche dei centri etnei, a cominciare proprio dal Castello Ursino, esaltandone all’occhio e all’orecchio dei visitatori qualità e ricchezza».

Alkantara fest, appuntamenti

Primo appuntamento dunque il 22 giugno a Catania con l’energia travolgente del giovane folk canadese di Les Poules à Colin. Il loro stile musicale è fresco, appassionato e originalissimo. Pur mantenendo viva la tradizione musicale francofona del Québec, la loro rilettura del folk utilizza con grande abilità altri linguaggi musicali, dal jazz e pop, al folk e bluegrass. Non a caso alcuni di loro sono musicisti di formazione classica, mentre altri hanno un background jazzistico. Aprirà la serata la nuova tradizione del trio catanese Oi Dipnoi, progetto attivo ormai da un triennio e artefice del CD “Bastrika”, prodotto in Ungheria lo scorso anno, in cui i tre musicisti rimescolano sapientemente l’uso degli strumenti tradizionali come zampogna, organetto e marranzano per riproporre un folk moderno, originale e di nuova scrittura.

Gli eventi riprenderanno poi il 5 agosto a Piedimonte etneo, in piazza Madre Chiesa, con il concerto della band serba Naked in cui saranno protagoniste le danze e i ritmi balcanici ed in particolare le contaminazioni di stile. A seguire un doppio appuntamento il 25 e il 26 agosto, questa volta al Castello Ursino di Catania. Giovedì 25 agosto, qui sarà di scena la Sicilia, con “Vuci ri donna” una serata dedicata interamente alle voci femminili: le catanesi Rita Botto e Giada Salerno, in arte Ciatuzza, le interpreti, che rivisiteranno il canto siciliano al femminile tra brani della tradizione e nuova scrittura. Le accompagneranno musicisti d’eccezione: la Botto sarà affiancata da Raffaele Gulisano degli Uzeda e Davide Urso de i Beddi, Ciatuzza da Danilo Pavone. Il 26 agosto invece spazio alle contaminazioni mediterranee balcaniche degli ungheresi Meszecsinka, trascinati dal fascino e dalla versatilità della vocalist Annamari Oláh.

Ulteriori due appuntamenti sono in via di definizione presso il comune di Acireale, amministrazione che già per il terzo anno ha aderito alla rete con entusiasmo ed interesse, e che ospiterà due spettacoli in piazza Duomo nella parte centrale del mese di agosto.

Ultima sezione a settembre, per l’appuntamento forse più atteso con una delle stelle emergenti della nuova scena folk internazionale, l’incantevole cantante e violinista estone Maarja Nuut (il 10 settembre al Castello Ursino di Catania) che ha appena pubblicato il suo primo cd dal titolo “Une meeles” (letteralmente “Un sogno”) in cui esplora le infinte possibilità del suo strumento e del canto tradizionale originario avvalendosi dell’utilizzo dell’elettronica moderna per ricreare un paesaggio sonoro che riporta idealmente l’ascoltatore nei boschi e nelle pianure innevate del suo Paese. Chiuderà gli eventi lo spettacolo del folk-singer inglese Richard Grainger (il 16 settembre al Castello Ursino di Catania) con chitarra e voce, come nella più classica delle tradizioni, accompagnato dal virtuoso organettista Chris Parkinson e dalla violinista Helen Lancaster. Il trio canterà le storie dei minatori e dei pescatori della sua Terra, il nord dell’Inghilterra, nell’area industriale di Scarborough, città di mare carica di arte e tradizioni, che ispirò Stoker a scrivere Dracula nonché il grande cantautore inglese Martin Carthy nell’interpretazione del celebre brano tradizionale Scarborough Fair, reso poi celebre negli anni ’80 dal duo Simon & Garfunkel. Introdurrà la serata il set acustico di un brillante chitarrista catanese, Giuseppe Lombardo, in arte LOmB, già apprezzato come leader di Baffos e Zuma, e qui in esclusiva veste unplugged.

Il festival si arricchirà anche quest’anno della preziosa collaborazione dell’Associazione di promozione sociale Vita 21, che si occupa delle famiglie con bambini affetti da Sindrome di Down. In particolare verrà realizzata una giornata di workshop musicale gratuito con le famiglie e i bambini in attività didattiche e di laboratorio. L’evento si svolgerà il 3 luglio a Nicolosi, presso l’hotel Biancaneve dove si svolge la “IV Settimana Estiva” e si concluderà con l’esibizione del trio folk Oi Dipnoi.

La manifestazione si avvale da quest’anno anche dalla partnership dell’Institut Culturel Français di Palermo e del management ungherese Mediaevent, organizzatore del prestigioso festival Babel Sound, con cui Alkantara Fest è gemellato.

Articolo Precedente Nuova edizione di Madeinmedi. Si parte da Milano
Articolo Successivo Francesco Sole, il Mollato cronico: “Ero uno sfigato”

Scrivi un Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *