Appuntamenti teatrali con un gigante della scena, Gabriele Lavia che sarà l’8 agosto regista, in prima nazionale, di MEDEA di Euripide, una particolare riduzione operata dallo stesso Lavia con interpreti Federica De Martino e Simone Toni. Scenario perfetto quello dell’incantevole Teatro Antico per la tragedia più conosciuta di Euripide che ci racconta della difficoltà di Medea di farsi accettare come donna, e di non farsi implodere dal solo ruolo di accudimento e di madre.
Il giorno successivo, Il 9 agosto, Gabriele Lavia diventa attore ed interpreta Il sogno di un uomo ridicolo di Fedor Dostoevskij. La pièce teatrale offre una riflessione profonda e appassionata sulla condizione dell’essere umano. Il monologo rappresenta un mondo che si è condannato alla sofferenza, auto-recluso, serrato e costretto in una metaforica camicia di forza, condizione e impedimento di ogni buona azione. Gabriele Lavia in più momenti della sua carriera si è confrontato con questo testo:
“La prima volta lo lessi a degli amici a 18 anni e ancora non ero un attore”, ricorda, “oggi è passata una vita e Il sogno è quasi un’ossessione. Ho scelto di rimetterlo in scena per riaffermare con forza come l’indifferenza, la corruzione e la degenerazione non possano essere le condizioni di vita della nostra società”.
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