Giovedì sera, 7 luglio alle ore 21:00, si da il via alla Rassegna Teatrale organizzata dall’associazione culturale Gammazita nel cortile interno del Castello Ursino, dal titolo “Oggi Vi Vogghiu Cuntari” e inserita nel programma #EstateinCittà del Comune di Catania. Ad aprire il sipario ci sarà lo spettacolo di Commedia dell’Arte diretto da Marzia Ciulla, dal titolo “GAMMAZITA IN LOVE”, originale rivisitazione dell’omonima leggenda catanese in chiave comica con annesso lieto fine. L’antico mito popolare della Catania della Guerra dei Vespri va in scena nello stesso quartiere che gli ha dato i natali e che, ancora oggi, ne custodisce la storia all’interno del Pozzo di Gammazita situato in via San Calogero, proprio a pochi passi dal maniero federiciano.
“Io ci credo nello spirito di Gammazita, ed era giunta l’ora di farla uscire di nuovo dal pozzo per raccontare la sua storia. Una storia legata a un pozzo a lungo dimenticato, ma che rappresenta per la città un pezzo di storia importante, da rivalorizzare e conoscere. La Commedia dell’Arte può aiutarci nell’impresa e il lavoro degli attivisti di Gammazita pure.” Tra prove e sistemazione dei costumi abbiamo incontrato Marzia Ciulla, regista e interprete proprio del ruolo della giovane Gammazita, e le abbiamo chiesto di raccontarci il motivo della scelta di questa leggenda. “La scelta non è nuova, ma venne fuori ben 2 anni fa alla fine del mio primo laboratorio catanese di Commedia dell’Arte, ospitato all’Officina Rebelde. Mi ero interessata alla leggenda grazie a un laboratorio di “cunto” e alla visita del pozzo, decisi così di costruirci sopra qualcosa di rappresentabile, in chiave alleggerita come richiede la Commedia dell’Arte. A fine laboratorio, proprio in piazzetta Federico di Svevia, davanti all’associazione Gammazita, ebbe luogo nel 2014 la prima rappresentazione in pubblico della leggenda della giovane catanese. Rispetto al laboratorio, oggi portiamo in scena non un saggio di fine laboratorio, ma un vero e proprio spettacolo interpretato da una compagnia teatrale che vede al suo interno, alcuni partecipanti di quel primo laboratorio, che hanno continuato a studiare e ad appassionarsi alla Commedia. Si tratta di uno spettacolo completamente autoprodotto, ma che ha visto e vede la collaborazione dell’associazione di cui faccio parte, e che prende il nome proprio di Gammazita. Il principio che ci spinge non è assolutamente quello del lucro, ma la voglia di condivisione e conoscenza di una città che amiamo, e che io per prima ho fatto mia, pur non essendo catanese di nascita”
Le chiediamo di saperne di più sulla leggenda che porta in scena. “Si racconta che nel 1278 a Catania viveva la bellissima Gammazita. La giovane s’innamorò di Giordano, un paggio su cui si era posato lo sguardo di Donna Macalda, avvenente e spregiudicata vedova che riceveva la corte di tutti i cavalieri francesi e siciliani. Ogni attenzione nei suoi confronti però era vana: Donna Macalda desiderava solo il paggio. L’amore tra Gammazita e Giordano fece infuriare la vedova che, accecata dalla gelosia, si accordò con un cavaliere francese, Saint Victor, per disonorare Gammazita. Se l’angioino fosse riuscito nell’impresa Donna Macalda avrebbe accettato la sua serrata corte. Saint Victor si recò al pozzo (il celebre Pozzo di Gammazita) dove la ragazza era solita prendere l’acqua; lì afferrò Gammazita che non riuscendo a scappare si gettò nel pozzo, preferendo la morte al disonore. Giordano, folle di rabbia, raggiunse Saint Victor e lo uccise a pugnalate. Nel pozzo in cui si gettò la giovane comparvero numerose macchie rosse, tracce di sangue per i catanesi, che da quel giorno lo chiamarono “Pozzo di Gammazita”. Una storia drammatica che segna nei secoli il cuore dei catanesi che, ancora oggi, la ricordano associandola a valori nobili quali l’onestà e il patriottismo nonché alla causa scatenante della Guerra del Vespro che cacciò via il nemico angioino dalla città.”
Lo spettacolo “Gammazita in Love” riporterà in vita la fanciulla e le donerà un lieto fine, rendendole giustizia e restituendole il maltolto grazie al linguaggio tipico della Commedia dell’Arte. Attraverso l’improvvisazione, le maschere, i lazzi e gli schemi drammaturgici che questo italianissimo genere teatrale possiede, la leggenda di una delle più importanti eroine della storia catanese prenderà vita davanti al pubblico catanese e a tutti coloro che, incuriositi, vorranno conoscerla.
I personaggi e i loro interpreti: Roberto Vitriolo, il padre Pantalone; Francesca Aiesi nel doppio ruolo di Donna Macalda e della serva Togna; Marzia Ciulla, Gammazita; Niall Dowling, l’innamorato Giordano; Bianca Villari, il servo Pedrolino e Andrea Arena, il capitano angioino Saint Victor.
Ottimo inizio per una rassegna che vuole parlare principalmente di sicilianità, di una Sicilia ricca di storia, di leggende, di tradizione e di poesia. Questa rassegna rappresenta per l’associazione Gammazita un momento importante, un momento di sintesi di quanto è stato fatto e di quanto si continua a fare nel cuore di Catania, grazie al coinvolgimento diretto e alla passione di tanti attivisti che mettono in campo energie e idee.
Lo spettacolo ha una durata di 60 minuti ed un costo di 10 euro.
Numero massimo di 150 spettatori. Vale ordine di arrivo al botteghino.
Biglietto ridotto al costo di 7 euro per studenti (esibendo documentazione alla cassa) e ingresso gratuito per i bambini al di sotto dei 10 anni e per gli over 65.
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