Danilo comunica con i movimenti degli occhi e della testa. Il verbo sentire, per esempio, lo traduce in gesti guardando l’orecchio del suo interlocutore. Ha scritto così il suo libro, oggi tradotto in testo teatrale. “Il coraggio è una cosa” è la storia di Danilo Ferrari, “scritta” grazie alla traslazione di Maria Stella Accolla.
Debutta sabato 26 alle ore 21 e domenica 27 alle ore 17,30, al Piccolo Teatro di Catania (via Federico Ciccaglione). Danilo ne è attore protagonista.
Per lui, affetto dalla nascita da tetraparesi spastico-distonica (con assenza di linguaggio e impossibilità di muovere le mani), scrivere un libro e partecipare da protagonista ad un’opera teatrale ha richiesto un lavoro speciale.
Di quest’opera Dario Fo scrive: “Una messa in scena fatta di vita, di sofferenza, di gioia e di conoscenza. Perché solo chi sa raccontare la propria condizione e la vive con gli altri può realizzare un’opera d’arte”.
“Il coraggio è una cosa”, diretto da Monica Felloni e con la direzione artistica di Piero Ristagno, è realizzato dall’associazione Nèon, che da sempre lavora nell’universo della disabilità e che da 25 anni ha introdotto in Sicilia il “Teatro delle Diversità”.
Con Danilo sul palco ci sono Maria Stella Accolla, Giuseppe Calcagno, Marco Cinque, Luca D’Angelo, Patrizia Fichera, Stefania Licciardello, Manuela Partanni, Pietro Russo, Gaia Santuccio.
A chi chiede a Danilo perché ha realizzato questo libro, lui risponde: “Per far sentire la mia voce”.
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