Il libro di Pietro Grasso diventa opera teatrale in scena al Musco


CATANIA. Quando comincia la nuova mafia? Come ha cambiato la vita della Sicilia e dell’Italia? Che cosa ci resta ancora da fare e da sperare con sconfiggerla? Sono solo alcuni degli interrogativi che il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso si pone nel suo libro Per non morire di mafia, che viene ora riproposto in versione teatrale. Una trasposizione, dalla pagina scritta al palcoscenico, maturata nell’ambito del fortunato sodalizio artistico che lega l’attore Sebastiano Lo Monaco al drammaturgo Nicola Fano e al regista Alessio Pizzech, e portata in scena con l’adattamento drammaturgico di Margherita Rubino (scene Giacomo Tringali, costumi Cristina Darold, musiche Dario Arcidiacono, luci Luigi Ascione, canti tradizionali Clara Salvo, produzione Sicilia Teatro).

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Musco il 24 e 25 marzo (inizio spettacolo ore 20,45), nell’ambito della rassegna Te.St., promossa dallo Stabile etneo per promuovere e valorizzare il repertorio contemporaneo e le istanze artistiche ed etiche che incarna.

 

Sul palco Sebastiano Lo Monaco, protagonista/attore della scena, «narra i tempi moderni come l’aedo cantava la guerra di Troia e ci invita alla speranza, al valore supremo e antico del rispetto della legge dello stato ma guidato da una più profonda legge morale» come sottolinea lo stesso regista Alessio Pizzech.

Un monologo di riflessione e denuncia, che sottolinea vocazione sociale del teatro come contributo al recupero di un senso civico e civile.

Per non morire di mafia è proposto nell’ambito del progetto interprovinciale del Teatro Stabile di Catania “Teatri di cintura”, la rete di arte e cultura che anche per il 2012 vede rinsaldarsi la sinergia con le amministrazioni comunali di Enna e Trecastagni, sottolineando l’attenzione dell’ente teatrale etneo nello sviluppo di concrete  proposte culturali anche oltre i confini della città.

 

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