Un progetto dedicato interamente alla nuova drammaturgia siciliana per riflettere sul presente e scoprire un nuovo modo di vedere il teatro. Il Teatro Stabile di Catania prosegue il lavoro di valorizzazione degli autori contemporanei attraverso nuovi esperimenti teatrali, dal vivo e in digitale.
Teatro Stabile di Catania: il progetto
Il primo, Avanti veloce, è ideato e diretto da Silvio Laviano: cinque creazioni drammaturgiche commissionate dal TSC ad autori siciliani ed interpretate da cinque attori catanesi, per riflettere sulla necessità del teatro, attraverso cinque corti che raccontano uno spazio vivo, quello teatrale, svelandone gli angoli nascosti e sconosciuti. I testi, scritti da Tino Caspanello, Rosario Lisma, Rosario Palazzolo, Lina Prosa e Luana Rondinelli, sono interpretati da Giovanni Arezzo, Alessandra Barbagallo, Egle Doria, Barbara Giordano e Silvio Laviano. “Il teatro è cosa essenziale e bene comune in una società sana? Ci interroghiamo sull’essenza e sulla sua assenza.
Vogliamo ripartire meglio e in modo ancora più virtuoso? Ecco, è necessario scrivere un tempo nuovo dove l’attore, la parola e il palcoscenico, spiati da un occhio digitale, diventeranno mezzi virtuosi per creare nuovo valore. Il teatro è dialogo, catarsi, luogo delle domande, spazio per nuovi interrogativi.” I video, realizzati dalla videomaker Giovanna Mangiù, saranno proiettati nel Foyer della tribuna del Teatro Verga e disponibili su YouTube a partire da novembre 2020.
Il progetto dedicato alla nuova drammaturgia prosegue con la rassegna Il testo nel cassetto. “Abbiamo chiesto agli autori dei video di Avanti veloce” – spiega Laura Sicignano, direttore del TSC, “di regalarci un loro testo rimasto nel cassetto, quindi mai rappresentato. Ecco 4 lavori nuovissimi che verranno presentati al pubblico in un percorso di letture drammatizzate, dove potremo scoprire le potenzialità di queste scritture, parlarne insieme, coinvolgere gli spettatori anche in una riflessione sul percorso creativo della scrittura.”
Il primo dei quattro appuntamenti è previsto domenica 18 ottobre, ore 19.30. Protagonista Lina Prosa, autrice del testo La Carcassa, con la regia di Carmelo Alù e l’interpretazione di Gianmarco Arcadipane, Cosimo Coltraro, Luciano Fioretto, Luca Iacono e Rosario Minardi. Subito dopo la lettura, l’autrice presenterà il libro Pagina Zero, edito Percorsi. Dialogherà con l’autrice la Prof.ssa Simona Scattina, docente di Discipline dello spettacolo.
Avanti veloce è bisogno necessario, è parola veloce, parola nuova, in avanti, che vuole attraversare e rag- giungere il pubblico in forma diretta e sincera. Cinque autori per cinque attori in cinque minuti. Cinque monologhi scritti da 5 drammaturghi siciliani e interpretati da altrettanti attori siciliani. Cinque creazioni drammaturgiche originali che si interrogano sul valore del teatro, sulla sua necessità.
Il Teatro è “cosa” essenziale e bene comune in una società sana? Ci interroghiamo sull’essenza e sulla sua assenza. Vogliamo ripartire meglio e in modo ancora più virtuoso? Ecco, è necessario scrivere un tempo nuovo dove l’attore, la parola e il palcoscenico, spiati da un occhio digitale, diventeranno mezzi virtuosi per creare nuovo valore. Il teatro è dialogo, catarsi, luogo delle domande, spazio per nuovi interrogativi. L’attore è drammaturgo delle proprie emozioni e l’autore agisce attraverso una scrittura dedicata e finalizzata con e per l’attore stesso. Riscopriamo l’ascolto, un nuovo ascolto, o meglio, rispolveriamo l’ascolto antico, autentico, vero, diretto. Sei donne e cinque uomini, tra attori, drammaturghi e videomaker che in cinque brevi film racconteranno uno spazio vivo, reattivo, pulsante anche svelando angoli nascosti, inusuali, sconosciuti di quel luogo della “riproduzione emotiva” per eccellenza che è il Teatro.
Tutto è palcoscenico, tutto vibra nella necessità di esprimersi, di rinascere. Undici esseri umani che si offrono come messaggeri del bisogno di arte, oggi, qui, ora. Dal buio alla luce della propria verità. Specchi che riflettono un tempo nuovo, respiri nuovi. E ritornano alla mente e alla pancia le parole di Paolo Grassi: “Il Teatro è il luogo dove una comunità liberamente riunita si rivela a se stessa, il luogo dove una comunità ascolta una parola da accettare o da respingere”. La supervisione creativa sarà a cura di Silvio Laviano, che ha ideato il progetto, coadiuvato dalla competenza tecnica della videomaker Giovanna Mangiù, artista attenta e sensibile.
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