Andrà in scena dal 25 al 29 gennaio 2018 al Teatro del Canovaccio La durata di un inverno con Eleonora Gusmano e Ania Bogdan.
È pieno inverno, il freddo penetra nelle ossa, si approssima il Natale. Una giovane e spaesata donna dell’est, appena giunta in Italia dal suo paese, si trova a dover vivere in una squallida stanza con due materassi in terra e pochi oggetti.
La sua burbera coinquilina è la padrona della baracca, che oltre al posto letto le affitta una stanza al piano di sopra in cui entrambe “lavorano” a turno.
Si svolge tutta qui questa piccola grande storia di dolore e umanità, tra quelle quattro mura che loro malgrado devono condividere per sopravvivere.
Andrea (Eleonora Gusmano) a dispetto di ciò che si è abbassata a fare, è una donna pulita e dolce, un po’ naif, che vive nella ferrea determinazione di guadagnare abbastanza per costruire una casa nel suo paese per la sua famiglia.
Tea (Ania Bogdan) appare come una velenosa megera, ma è solo un essere abbrutito dalla vita, nel cui cuore c’è ancora spazio per un po’ di tenerezza.
La durata di un inverno è un testo ben scritto e ben diretto, in cui i ritmi seguono le dinamiche con forza e naturalezza. Uno spettacolo che riesce ad andare al di là del fenomeno sociale rappresentato, al di là della prostituzione, l’immigrazione e lo sfruttamento, è una storia di speranza e sacrificio che si articola partendo dall’estrema apparente diversità di due donne accomunate nella disgrazia e nella solitudine.
Nonostante siano due personaggi molto caratterizzati, le due interpreti vi si relazionano con la giusta misura, e regalano allo spettatore momenti di poesia e anche qualche sorriso.
Entrambe inconsapevolmente, donano qualcosa l’una all’altra, che le porta a un’evoluzione che toccherà il cuore.
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