Arriva in Sicilia, per la Stagione di prosa “Turi Ferro”, il nuovo allestimento de La Lupa. Dal 4 al 6 dicembre, al Teatro ABC di Catania, andrà in scena il testo verghiano, per la regia di Guglielmo Ferro. Protagonista assoluta sarà Lina Sastri, che si confronta per la prima volta con l’opera del grande autore siciliano. L’adattamento è di Micaela Miano, che nella sua riscrittura delle celebri pagine di Giovanni Verga, ha realizzato una perfetta sintesi tra la novella, il dramma teatrale, il libretto d’Opera e gli altri scritti del grande autore, giungendo ad una rielaborazione inedita e ricca di nuove suggestioni.
La Lupa – in scena Gnà Pina – si muove nella Sicilia rurale di fine Ottocento. Madre e vedova, è isolata dalla comunità per aver vissuto liberamente la sua sessualità. S’innamora del giovane Nanni, che, pur di tenere accanto, fa sposare alla figlia Mara. Sarà, però, un amore impossibile e tragico.
“La figura della Lupa – spiega il regista Guglielmo Ferro – che era già di rottura nella produzione verghiana, risuona oggi di grande attualità, come ogni personaggio archetipo della letteratura. Gnà Pina ha un fascino ed una forza che emergono con grande facilità dal testo, consentendo un lavoro di riscrittura stimolante e creativo. Un’operazione complessa, ispirata da più fonti. Verga – prosegue Ferro – descrive il luogo dove si svolge la vicenda in maniera precisa. Con la scenografa abbiamo quindi pensato di ‘tagliare’ una zolla di terra e di portarla sul palcoscenico. Perché questi personaggi traggono la loro vita proprio dalla terra, dalle ciliegie, dalle mandorle, dalla vigna. Abbiamo voluto fare uno spettacolo veramente siciliano e non ‘mitteleuropeo’, talmente ancestrale da diventare contemporaneo. Un lavoro per sottrazione, come la cipolla che si sbuccia strato dopo strato, fino ad arrivare al cuore dei personaggi per coglierne l’emozione più intima. Questo progetto artistico si è potuto realizzare solo grazie alla presenza di Lina Sastri, una delle poche attrici in grado di sostenere un ruolo così complesso, in cui l’interprete deve interrogare gli strati più profondi della sua anima”.
“Non ero mai stata attratta dalla Lupa – spiega Lina Sastri – perché ero rimasta al luogo comune di una figura solo negativa. Invece ho scoperto che Verga ha tratteggiato una donna con mille sfaccettature, vittima e carnefice allo stesso tempo. Gnà Pina vive con grande passione, ha il coraggio di dire la verità in un mondo chiuso e non si cura di quello che gli altri pensano di lei. Vive la sua sessualità liberamente, sino all’estrema passione. La Lupa è una donna di oggi: libera e sincera, nelle parole, nei fatti e nelle azioni”.
Gli attori in scena, nello spettacolo prodotto dall’Associazione culturale ABC, dalla Compagnia Molière e dal Teatro Quirino, sono Lina Sastri (Gnà Pina), Giuseppe Zeno (Nanni), Clelia Piscitello, Enzo Gambino, Eleonora Tiberia, Simone Vaio, Giorgio Musumeci, Valeria Panepinto e Giulia Fiume.
L’arrangiamento musicale porta una firma d’eccezione, quella di Franco Battiato, che ha musicato “Garofulu pumpusu”, lo stornello che la Lupa dedica al suo amore. “Non possiamo che ringraziare il Maestro – commenta Guglielmo Ferro – per la sua grande generosità”. Le scene ed i costumi sono di Françoise Raybaud, le musiche di Massimiliano Pace, la coreografia di Giovanna Velardi.
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