La musica classica sposa il pop elettronico


Per la XXIX stagione concertistica di Catania Jazz mercoledì 15 febbraio arriva alle Ciminiere di Catania il Bălănescu Quartet, il quartetto d’archi d’avanguardia fondato nel 1987 dal violinista rumeno Alexander Bălănescu. Con lui suonano: James Shenton al violino, Kathryn Wilkinson alla viola e Nicholas Holland al violoncello.
La data di Catania è la prima di quattro date siciliane accomunate dal Circuito musicale siciliano: Bălănescu Quartet saranno il 16 febbraio al Dante di Palermo (Associazione Musiche), il 17 febbraio all’Auditorium Santa Chiara di Trapani (Amici della Musica di Trapani) e il 18 febbraio al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta (MusicArte).
Qual è la sfida? Adattare la formula del quartetto d’archi (immutata da oltre 200 anni) a un repertorio vario e flessibile.

 

Questo il segreto del romeno di nascita (ma ormai cittadino del mondo) Alexander Balanescu, violinista e deus ex machina dell’omonimo quartetto d’avanguardia. Da qui le riletture di Michael Nyman e dei Pet Shop Boys, di John Lurie e di Kate Bush per finire con i Kraftwerk.
Il lavoro fatto dal Bălănescu Quartet sul repertorio dei Kraftwerk si muove nell’intento di portare la musica classica contemporanea ad essere più vicina ed accessibile al mondo di oggi, un confronto, quello con il pop elettronico che ha riguardato anche la musica dei Depeche Mode o della Yellow Magic Orchestra. Il Bălănescu Quartet ha suonato spesso assieme ad artisti e gruppi molto eterogenei, come David Byrne, Gavin Bryars, Michael Nyman, Rabih Abou-Khalil, Kevin Volans, Hector Zazou, i Pet Shop Boys, gli Spiritualized o i To Rococo Rot.
La cifra più innovativa di questo gruppo va a trovarsi nel crossover che compie con la musica popolare dell’Europa dell’Est. Infatti Bălănescu, dopo un tour del quartetto in Romania, scopre il fascino della musica popolare della sua terra di origine ed inizia così a comporre musica che mischia queste sonorità con quella classica, ma anche con il jazz, inaugurando uno stile molto particolare e pubblicando così nel 1994 Luminitza e successivamente Maria T del 2005, un omaggio che il quartetto fa alla grande cantante rumena Maria Tănase, fino all’ultimo The Island realizzato nel 2011 con la cantante rumena Ada Milea e ispirato all’omonimo lavoro teatrale dello scrittore rumeno Gellu Naum.
Per i non abbonati l’ingresso è 16,50 euro, ridotto (universitari, under 25 e over 65 11,50 euro).

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