La voce inconfondibile di Paola Turci, la sua personalissima vena di autrice, la spontaneità e il magnetismo sul palco sono gli elementi che l’hanno resa una delle cantanti più importanti e popolari in Italia, in grado di costruire e conservare con il suo pubblico un rapporto personale e privilegiato.
La stagione del Teatro Garibaldi firmata dal direttore artistico Mario Incudine riprende, mercoledì 6 gennaio ore 20.30, con l’unica data siciliana del tour di Paola Turci “Io sono” dall’omonimo disco antologico che contiene 12 canzoni storiche, completamente riarrangiate con sonorità elettro-acustiche, e tre brani inediti, tra i quali la tiltle track scritta da Francesco Bianconi dei Baustelle e da Kaballà e “Questa non è una canzone” attualmente in rotazione radiofonica.
L’album “Io sono”, il sedicesimo di un percorso artistico che l’ha vista debuttare a metà degli Anni 80, celebra i trent’anni di carriera di Paola Turci.
La sua discografia racconta dai primi felici esperimenti cantautorali (“Ragazza sola, ragazza blu”, “Paola Turci”, “Ritorno al presente” e “Candido”), agli album maggiormente ambiziosi targati BMG (“Ragazze” e “Una sgommata e via”) usciti prima del grande successo commerciale arrivato con “Oltre le nuvole” e “Mi basta il paradiso” alla fine degli Anni 90.
Sul palco ennese Paola Turci presenterà “Io Sono” e tutti i suoi più grandi successi in una dimensione più intima e raccolta, a stretto contatto con il suo pubblico, in un’esclusiva veste acustica, solo voce e chitarra.
«Quando ho registrato “Io sono”, il mio ultimo album, avevo in mente un disco intimo e minimale, adatto a essere suonato in teatro – racconta l’artista – Il disco è poi uscito invece in primavera, prima di una lunga estate che ci ha portato a suonare molto e in posti assai diversi tra loro, alcuni molto raccolti, altri decisamente più grandi e adatti ad un concerto elettrico. Queste prime date in teatro mi offrono la possibilità di realizzare il mio desidero e proporre finalmente il disco nella veste in cui è nato, riportandomi in uno spazio che non smette mai di sorprendermi e affascinarmi».
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