In tournée il vincitore di Scenario per Ustica


MESSINA. Lo spettacolo tutto messinese e vincitore del Premio Scenario per Ustica 2011 ha alzato il sipario della sua tournée proprio ieri sera a Reggio Calabria, presso la Sala Spazio Teatro e saluterà la sua città d’origine nella sua ultima tappa, dal 4 al 6 maggio presso la Sala Laudamo del Teatro Vittorio Emanuele. Si tratta di  “Due passi sono”, la pièce firmata dal reggino Giuseppe Carullo e dalla messinese Cristiana Minasi che sono contemporaneamente brillanti autori dei testi ed eccezionali interpreti.

La coppia artistica si è formata nella città dello Stretto ed ama utilizzare linguaggi ed immagini un po’ surreali. In quest’ottica, il riconoscimento Scenario per Ustica onora la ricerca del lessico nell’impegno civile e sociale. Ad avvalorare l’efficacia dell’armonia peloritana sono stati l’associazione “Il Castello di Sancio Panza” che ha prodotto lo spettacolo, scena e costumi di Cinzia Muscolino, il disegno luci di Roberto Bonaventura, aiuto regia di Roberto Bitto, la collaborazione di Giovanna La Maestra e Alessandro Arena.
L’idillio Carullo – Minasi dà vita a due personaggi, Cri e Pe che, pur abitando nello stesso luogo molto ristretto, non riescono a trovare un equilibrio nei sentimenti. Cri è pervasa dal terrore dei microbi e dal panico di lasciarsi andare all’ansia, mentre Pe è illuminato dalla voglia di guarire, di mangiare, di uscire. Tutto questo avviene tra pillole e guanti in lattice, in un ambiente quasi deformato: i due aggrappati a due sedie ed irrigiditi su un pavimento a scacchiera, una pianta di plastica che si allunga, poi un cuscino, una bimba e un cane.  
I due prima inciampano nelle parole, poi le analizzano e si fanno delle promesse. Non si giurano amore eterno ma le cose più semplici del mondo come “È bello prendersi cura di te”. Tutto questo si incastra perfettamente nella rassegna messinese sulla drammaturgia contemporanea,“Paradosso sull’autore”.  
La motivazione della giuria si articola così: “Laddove la quotidianità ha preso le sembianze della patologia, due piccoli giganti combattono una dolce e buffa battaglia per imparare a non fuggire dalla vita, usando le armi della poesia e dell’autoironia. Ma la struggente consapevolezza del limite, anziché spegnere desideri e speranze, diventa per loro il grimaldello con cui forzare la porta del futuro … Due passi sono per varcare quella soglia: si chiamano amore e dignità …”
Il critico Renato Palazzi non ha nascosto che questo spettacolo è stato il suo “preferito”. “… i due giovanissimi attori – riferisce Palazzi – traducono una densa esperienza personale in una scrittura stralunata, dal taglio vagamente beckettiano (ma un Beckett “quotidianizzato”, filtrato attraverso l’impronta dei loro concittadini Scimone e Sframeli). La storia vera di una malattia di cui lui ha sofferto e per la quale lei lo ha assiduamente curato, confluisce in una fitta trama di comportamenti patologici … Soltanto nel toccante finale si comprende l’enorme sforzo di entrambi per riconquistare una piena libertà dei sentimenti”.
Gli interrogativi maniacali che si pongono Cri e Pe saranno sostituiti dalla verità a volte spietata, a volte tenera dei sentimenti.
La prossima tappa dello spettacolo sarà Lamezia Terme il 17 febbraio, per poi toccare il centro Italia con ben due repliche a Roma e, infine, concludere in bellezza con Messina.  

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