Ultimo appuntamento per il Drink Cabaret al Ma – Musica Arte, di via Vela 6 a Catania. Sul palco il cabarettista partenopeo Carmine Faraco, in scena giovedì 2 febbraio col suo spettacolo “L’uomo dei Pecché”.
Lo spettacolo di Faraco è un laboratorio della risata: monologhi, canzoni, imitazioni, battute, barzellette, freddure. E la partecipazione del pubblico che viene coinvolto nelle varie gag o nei cori delle canzoni italiane più famose. «Amo i cantautori – racconta – Ho iniziato la mia carriera facendo pianobar.
Mi chiamavano il Re del night, quando un bel giorno – anzi brutto – mi inceppai e fu allucinante. All’inizio non ci pensai poi con il passare del tempo tutte le incongruenze contenute nei testi delle canzoni mi hanno “isterizzato”, ma alla fine ho capito che ci si poteva divertire». Inizia così la sua carriera di cabarettista. Il suo curriculum vanta esperienze in ogni campo dello spettacolo: il teatro per perfezionare la tecnica comica e l’improvvisazione del monologhista che è in lui. Dai classici fino agli spettacoli comici, passando per la commedia. Ecco solo alcuni dei titoli più famosi a cui ha preso parte: Torquato Tasso, L’Acquolina in bocca, Riso in Italy, Meglio tardi che RAI, Harry ti presento Sally, Ultracomici.
Ricca anche l’esperienza radiofonica, tappa fondamentale per ogni artista: “Via Asiago tenda F.” ed “Effetti collaterali” su Radiouno e “Strada facendo” su Radiodue. La televisione, l’ha visto protagonista in programmi storici come il Seven Show e La sai l’ultima, Barbecue con la regia di Pingitore. Nel 2007 entra nel cast fisso dei comici del programma Colorado Cafè, ed è spesso ospite del Maurizio Costanzo Show. Lavora anche nelle fiction e soap opera come “Un posto al sole”. Ed infine il cinema, altra grande passione: “I Fichissimi” (1981); “Mi manda Picone” e “Il tassinaro” (1983); “Animali Metropolitani” e “Se lo scopre Gargiulo” (1987), “Gratta e vinci” (1996), fino al 1999 quando recita in “Un uomo per bene”. Ma il fiore all’occhiello della sua carriera cinematografica è l’aver recitato a fianco di mostri sacri come Massimo Troisi e Alberto Sordi.
Dopo lo spettacolo il pubblico, in compagnia dell’artista, potrà degustare i vini scelti delle cantine Vivera e i piatti naturali, biologici e vegani della Cucina dei Colori, nella grande sala del Ma, sorprendente spazio d’arte firmato Cartura.
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