Mercoledì 17 dicembre, ritorna alla galleria Carta Bianca Rosario Arizza con una nuova serie di straordinari dipinti. Dopo sei anni dalla sua ultima personale in galleria, dal titolo Life paiting, Arizza ci stupisce con lavori di eccezionale qualità che confermano ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, l’artista di Avola come uno dei più interessanti autori siciliani. Può ancora stupire la pittura? la risposta è certamente affermativa se si osservano le imprevedibili opere create da Arizza, se si ha la fortuna di essere ricevuti nel suo studio, un vero campo di battaglia dove si viene travolti dal colore e dai materiali insoliti da lui usati per le sue stratificazioni, frutto di un energia incontrollabile e misteriosa. Una mostra questa che ci trasporta vorticosamente in another word, nel mondo e nella materia di un vero protagonista della pittura contemporanea. Assolutamente contemporanea perchè anche se appunto definibile nell’alveo dell’Espressionismo astratto, questa definizione risulta stretta, limitante e probabilmente obsoleta come tutte le definizioni che cercano di accostare nella categorie dell’arte moderna le opere del nostro tempo.
Nei lavori di Rosario Arizza infatti tutto si mischia e si allarga a dismisura ed è impossibile trovare una collocazione canonica per questi dipinti che sono informali, ma come lui stesso afferma, anche figurativi; senza dimenticare l’importanza della trasformazione di materiali non conformi riutilizzati per divenire elementi portanti del concepimento e della creazione dell’opera stessa che, in buona sostanza, lo avvicinano, ma solo concettualmente, alle esperienze dell’Arte Povera.
In verità Arizza ci spiazza e il pensiero cerca rifugio nel ricordo di Vedova, di Pollock, di Tapies, di De Kooning, ma è solo un riflesso che cerca ancore di salvezza per uscire dal vortice che ci assale, ma tutto è vano perchè la sua personalità è e rimane unica.
Giorni e orari di apertura:
da martedì a sabato: 11,00 /13,00 – 17,00 / 20,00 Chiuso le domeniche, i lunedì e nei giorni 25 – 26 – 31 dicembre, 1 e 6 gennaio
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