Al Teatro in Vigna tornano gli artisti per la terza edizione di Sciaranuova festival, il progetto teatrale promosso da Planeta a Passopisciaro, sul versante nord dell’Etna: con un cartellone all’insegna del teatro d’autore e della ricerca senza concessioni. La grande novità di questa terza edizione è la produzione diretta di una delle quattro pièce in programma.
Venerdì 28 luglio l’esordio sarà infatti uno spettacolo in prima nazionale, prodotto dal Festival ed ideato proprio per il Teatro in Vigna: “Tre-Pi – le fiabe atroci di Palermo”, dalla fiabe di Giuseppe Pitrè, scritto e diretto da Paola Pace e da lei interpretato con Maria Teresa de Sanctis e la piccola Sara Savona, le scene di Fabrizio Lupo e Alessia D’Amico, le musiche di Marcello Savona.
Sabato 29 luglio andrà in scena “Ifigenia in Cardiff”, del drammaturgo inglese Gary Owen: un graffiante monologo, interpretato da un’attrice che sta riscuotendo grandissimo successo in tutti teatri dove è impegnata. Stiamo parlando di Roberta Caronia, diretta da uno dei registi più originali sulla scena italiana, Valter Malosti.
Venerdì 4 agosto il fine settimana avrà inizio con un autentico classico contemporaneo. Andrà in scena uno spettacolo fortunato e pluripremiato, che vide la luce per la prima volta nel 1994: “Nunzio”, di Scimone e Sframeli, con la regia di Carlo Cecchi. Spiro Scimone e Francesco Sframeli, il geniale duo poetico messinese, di casa nei teatri di mezza Europa, ripropone per Planeta questo capolavoro, soprattutto a beneficio dei giovani e di chi negli anni ’90 non frequentava ancora il teatro d’autore.
Sabato 5 agosto il festival chiuderà in bellezza con il lavoro di un drammaturgo intrigante, che sta ricevendo molti consensi sulla scena contemporanea, una voce fuori dal coro: sarà la volta di “Mari”, scritto e diretto da Tino Caspanello, in scena insieme a Cinzia Muscolino.
Tra i due fine settimana del Festival, Sciaranuova ospiterà per un progetto di formazione anche la scuola Teatroimpulso, che il 2 agosto terrà un workshop sull’improvvisazione e porterà in scena uno spettacolo.
“Mi piace – spiega il direttore artistico Paola Pace – continuare a scandagliare questo mare d’arte siciliano e stupirmi della quantità e varietà di forme artistiche eccellenti (tante volte ben affermate sul continente e meno nell’Isola). Penso che l’esterofilia sia la cugina prediletta del provincialismo e dunque eccomi a difendere il Teatro di Poesia dell’Isola. Insieme ai Planeta, ça va sans dire, che da illuminati mecenati mi sostengono con fiducia. All’ombra del vulcano, tra le terrazze verdeggianti dei vigneti costellate di sassi neri lucenti di ossidiana, Teatro e Paesaggio si fondono felicemente e diventano un’oasi di pace, vino, bellezza. A Sciaranuova, sotto il vulcano, il silenzio è profondo e va in scena l’emozione“.
“Siamo orgogliosi – racconta Francesca Planeta – di avere portato questo piccolo festival in un proscenio naturale unico, con i terrazzamenti in pietra lavica a fare da spalti, la vista dei pini secolari e della valle dell’Alcantara come scenografia permanente. Due elementi, teatro e luogo, che si esaltano a vicenda, regalando a noi e al pubblico un’esperienza estetica fuori dal comune”.
Sciaranuova Festival fa parte del calendario EstatePlaneta, cultura per il territorio : “Farci produttori di cultura – conclude Francesca Planeta – vuol dire continuare a operare nel solco dei nostri valori, seguendo la combinazione di etica ed estetica, per la tutela e la ricerca della bellezza. La cultura fa parte dell’Esperienza Sicilia che ci impegniamo a promuovere, generando valore attraverso l’attività imprenditoriale in tutti i territori in cui siamo presenti”.
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