Tempu persu è un appuntamento annuale. Eppure ogni volta è diverso. C’è una voce narrante che lega i “quadri” e i “quadri” raffigurano tutti Messina.
Tempu persu, in scena venerdì 1° agosto alle ore 21:00 al Giardino Corallo di Messina, è cabaret, certo, ma – come da locandina – cabaret intelligente, cabaret che si realizza “in presa diretta”, “nel contatto e nel dialogo con il pubblico, uno sguardo di uno spettatore, una smorfia, un sorriso, uno sbuffo e lo spettacolo si trasforma, trova una sua nuova vita”.
Parola di Pietro Barbaro, deus ex machina dello spettacolo, che in questa stagione è già salito sul palco del Corallo con Enrico Guarneri ne “Il malato immaginario” e che – confessa – tiene “particolarmente” al suo Tempu persu, presentato da “GT Angelo Maio”.
Come si articola Tempu persu
Cosa vedrete sul palcoscenico? Cabaret, quindi, e teatro. Ecco una breve presentazione. Tra le voci che si intercalano dal palco, quella della saggezza, l’età che fa capire l’insensatezza di troppe illusioni e ambizioni, di obiettivi tutti urgenti e nessuno davvero importante. Che racconta l’amore, l’amore epico, l’amore filiale, l’amore in famiglia, quello contrastato, l’amore dei grandi autori e quello dei versi zoppicanti di chi non è scrittore eppure deve cantarlo. E con Barbaro sul palco, per la regia di Giovanni De Francesco, ci sono Ketty Ragno, Pino Ricosta alle percussioni, Felice La Rocca al pianoforte, Angela Cundrò, Salvatore Barbaro, Maria Saccà (Audiolight al desk tecnico e costumi di Cettina Inferrera).
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