Una terna di brevi e incisivi sguardi su altrettante donne contemporanee, attraverso il loro drammatico percorso, oltre il limite dell’ipocrisia retorica, del perbenismo, dei falsi principi. Si squaderna così l’atto unico Tre donne oltre il limite, che il pluripremiato autore e regista Francesco Randazzo affida all’interpretazione all’attrice Rossana Veracierta. La produzione della Compagnia La bottega del pane sarà ospite del Teatro Stabile di Catania alla sala Musco di Via Umberto I 312, dall’1 al 3 aprile 2016.
Il primo episodio, Piatti rotti è quasi uno sproloquio, privo di pudori, disperato, a tratti forzatamente allegro, di una trentenne che confessa ma si discolpa al contempo. Ma di che? Nella stanza accanto, c’è un letto ricoperto di piatti rotti, una montagna. Da dove vengono e perché stanno là? Chi è questa donna? Perché è tornata qui? Un serrato crescendo ci svela le banali mostruosità che si possono nascondere in una famiglia, apparentemente per bene, in cui la pecora nera diviene strumento di vendetta e al contempo vittima sacrificale.
Verso il muro di fronte è tratto dalla pièce Dialogo col bambino, testo vincitore del Premio Fersen 2004, a Milano. È uno sguardo sulla guerra, visto con gli occhi di una donna che ha perduto tutto. Tutta la spietatezza del mondo degli uomini e della inutile ma sempre devastante spietatezza bellica. In un presente nel quale vive ormai solo per ricordare, con un dolore che è un cristallo durissimo, una donna scampata ad un cecchino racconta la sua terribile fuga. Verso il muro di fronte, verso il vuoto della salvezza.
Infine Puta, una breve pièce che ha il respiro mozzato dall’ansia e dalla crudezza della verità. Puta è una giovane prostituta extracomunitaria, senza nome, senza documenti, senza speranze né illusioni, qualche sogno forse, per sopravvivere, che però ogni sera s’infrange contro una realtà spietata. E questa notte, prima del silenzio definitivo del cuore, Puta si trova a parlare senza peli sulla lingua di se stessa al poliziotto che l’ha arrestata. Perché? Cosa è successo veramente? E perché la ragazza sembra accusare duramente piuttosto che subire un interrogatorio? La verità è agghiacciante e mette a nudo tutte le ipocrisie della nostra società perbenista e contradditoria.
Il lavoro è emblematico del lungo percorso artistico di Francesco Randazzo e della sua proiezione internazionale. La Maison Antoine Vitez à Paris, Centre international de la traduction théâtrale, ha selezionato Tre donne oltre il limite, ne finanzierà la traduzione in francese, che sarà curata da Rossana Jemma, e la promozione oltralpe.
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