Una nuova app sta ipnotizzando milioni di utenti tenendoli incollati allo schermo del cellulare senza che nulla li possa distogliere. Si tratta di Pokémon Go, il gioco per smartphone, realizzato dalla Niantic Inc. e Nintendo, che consiste nel dare la caccia a mostriciattoli virtuali nel mondo reale grazie a Gps e realtà aumentata, con l’obiettivo di farli diventare più forti e sfidare altri Pokémon di altri giocatori. Disponibile per Android e iOS, in Italia è stato rilasciato ufficialmente venerdì 15 luglio ma la febbre da Pokémon Go era già esplosa qualche giorno prima, grazie a espedienti di vario genere che hanno reso possibile giocarci in anticipo. Il gioco infatti, aveva già debuttato negli Usa il 6 luglio scorso,creando una mania incontrollabile, un’epidemia talmente contagiosa, che negli Stati Uniti l’applicazione ha scalzato Whatsapp, Instagram, Snapchat e Messanger per tempo di utilizzo: in media 43 minuti al giorno. E la caccia ai Pokemon si appresta a superare anche Twitter per numero di utenti attivi al giorno.
Inoltre sono bastati pochi giorni per finire al centro della cronaca, come il caso del ritrovamento di un cadavere reale durante l’inseguimento di un Pokémon o quello di chi ha usato l’app per attirare i giocatori in alcuni luoghi e derubarli. Non hanno tardato le polemiche su diversi fronti e che hanno portato a vietare il gioco in alcuni contesti. Uno di questi è l’ex campo di concentramento di Auschwitz, oggi un museo, la cui amministrazione si è subito affrettata a chiedere a Niantic Labs, di non includere nel gioco l’area per ovvie ragioni. Episodi imbarazzanti si sono registrati anche nell’Holocaust Museum di Washington, dove parecchi visitatori sono stati pizzicati a caccia di Pokémon tra le sale dell’edificio. Ritenuto blasfemo e deprecabile come bere alcolici, l’app Pokemon Go è stata poi vietata nel mondo islamico. “Il videogioco influenza la mente in modo negativo e fa male al giocatore e agli altri senza che ne ve sia consapevolezza”ha affermato Abbas Shouman, il vicecapo ed assistente dell’iman di Al Azhar, la massima autorità islamica sunnita in Egitto.
Pokémon Go, fate attenzione
Intanto la polizia mette in guardia il popolo dei giocatori contro i rischi di una eccessiva immedesimazione nella realtà virtuale; non si deve perdere mai di vista ciò che succede al di là del proprio smartphone, fare attenzione quando si attraversano le strade e non frequentare luoghi poco sicuri solo per dare la caccia al Pokémon. Anche le conseguenze sulla propria vita sociale e lavorativa non vanno sottovalutate. Un australiano espatriato a Singapore e’ stato licenziato ad appena una settimana dall’assunzione per essersi lamentato su Facebook, in maniera un po’ troppo colorita, dell’impossibilita’ di giocare a Pokemon go.
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