Mentre i negozi di uno dei più famosi marchi della vendita di borse, valigie e accessori, vengono sequestrati per sospetta presenza mafiosa, Addiopizzo si prepara per l’ottava edizione della Festa del consumo critico, ospitata dal Giardino Inglese di Palermo il 17, 18 e 19 maggio. Il programma delle tre giornate prevede laboratori creativi ed ecologici, dibattiti, presentazioni di libri ed esibizioni degli artisti di strada. I produttori di “Certificato Addiopizzo” esporranno i loro prodotti e un angolo sarà dedicato alla mostra di quadri “Evasivamente”, i cui autori sono i ragazzi del Carcere minorile. Quest’anno saranno molti i commercianti che aderiranno all’iniziativa «oltre settanta, considerando anche le numerose associazioni che non faranno vendita ma promuoveranno le loro attività». Dati incoraggianti quelli forniti da Giusy Galluzzo, volontaria dell’associazione attiva dal 2004 che si propone di promuovere la «rivoluzione culturale contro la Mafia». Il tema centrale dell’edizione 2013 sarà la gestione responsabile, attiva e partecipe, del Bene Comune, come l’aria che respiriamo e i prati su cui camminiamo. Non a caso Addiopizzo si avvale dell’appoggio di AMIA, AMG e AMAP per sollecitare Palermo a praticare il consumo critico, non solo dei beni materiali ma anche di quelli naturali, e a favorire la sostenibilità economica e ambientale di una città recentemente interessata dal problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Al Giardino Inglese saranno installati, infatti, un nuovo impianto di illuminazione, punti di distribuzione d’acqua potabile e cestini per la raccolta differenziata. Tanti gli ospiti di spicco, tra cui il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, la giornalista Stefania Petyx e l’attrice Teresa Mannino, e gli spazi musicali e coreografici.
Quando e come nasce Addiopizzo?
“La storia di Addiopizzo inizia nel 2004, quando un gruppo di amici si ritrova a progettare la propria vita appena dopo la laurea. L’idea, per non emigrare, è quella di aprire un pub a Palermo. Il timore però che qualcuno per conto della mafia venga a richiedere il pizzo è alto. Questo li porta a riflettere sul fatto che in un contesto indifferente, per risolvere il problema, non si può pretendere che pochi commercianti abbiano il coraggio di denunciare.
Allora decidono di cambiare strategia e di comunicare alla loro città il loro messaggio di denuncia. La notte tra il 28 e il 29 giugno, infatti, su centinaia di piccoli adesivi listati a lutto, attaccati dappertutto per le strade del centro, si legge per la prima volta questo slogan provocatorio: “UN INTERO POPOLO CHE PAGA IL PIZZO È UN POPOLO SENZA DIGNITÀ”.
Da quell’azione anonima si sviluppa il movimento di Addiopizzo, che da allora agisce dal basso e si fa portavoce di una “rivoluzione culturale” contro la mafia”.
Siamo giunti all’ottava edizione della Festa del Consumo critico Addiopizzo “Pago chi non paga”. A chi vi rivolgete e a quale scopo?
“La nostra Festa è un’occasione per rendere tutti i cittadini/consumatori protagonisti nel sostenere e compiere gli acquisti presso imprese e commercianti che non pagano il pizzo, esercitando una semplice pratica collettiva per costruire, dal basso, un mercato libero e responsabile.
In questa maniera, grazie alla presenza concreta di tutti, si può contribuire a creare le condizioni favorevoli perché sempre più imprenditori decidano di denunciare i propri estorsori e aiutarli a testimoniare e rendere più solido il cambiamento culturale ed economico nella nostra città e nel nostro Paese.
In Fiera, inoltre, si possono conoscere gli imprenditori, i commercianti e le associazioni che aderiscono e rendono viva la lista del consumo critico pizzo-free”.
Quanti commercianti partecipano?
“Quest’anno, come non mai, le adesioni sono state ingenti. I commercianti che parteciperanno sono oltre settanta, considerando anche le numerose associazioni che non faranno vendita ma promuoveranno le loro attività”.
I numeri di chi denuncia e di chi consuma in modo critico? Trend in crescita?
“A Palermo, rispetto al 2004, il numero di denuncianti è cresciuto enormemente, oggi collaborare con le forze dell’ordine non è più ritenuto un errore, ma anzi è visto come l’unica via d’uscita al problema. In città e in provincia i cittadini che s’impegnano ogni giorno a premiare con i loro acquisti i commercianti che non pagano più il pizzo sono oltre 10mila, coloro i quali hanno sottoscritto il “Manifesto del cittadino/consumatore per la legalità e lo sviluppo”. Ma oltre a loro, negli anni Addiopizzo ha diffuso il suo messaggio in maniera molto più capillare, coinvolgendo centinaia di scuole, comunità religiose e associazioni nel suo lavoro quotidiano sul territorio”.
Chi aiuta i commercianti che denunciano i tentativi di estorsione? Come li sostenete?
“A questo ci pensa l’associazione Libero Futuro, nata nel 2007 dall’azione di Addiopizzo. Si tratta della prima associazione antiracket di Palermo fatta da imprenditori, fornendo assistenza legale e sostegno per permettere agli imprenditori di liberarsi dai loro estorsori.
Libero Futuro, insieme a Addiopizzo, dal 2007 ha appoggiato e accompagnato, con la massima discrezione, centinaia di operatori economici lungo il percorso dalla denuncia sino in tribunale.
La sua sede si trova in via Alcide De Gasperi 53, in un bene confiscato all’architetto Liga”.
Per la Festa cosa è previsto?
“Tre giorni intensi, animati da un programma ricco di laboratori creativi ed ecologici per bambini e adulti, presentazione di libri e mostre, seminari, dibattiti, spettacoli, eventi pensati per creare un luogo d’incontro e condivisione insieme alle associazioni, i cittadini e i comitati di cittadinanza attiva e consapevole.
Non mancheranno le presenze istituzionali, quali il Presidente del Senato Pietro Grasso, il Prefetto Elisabetta Belgiorno – Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura – il Prefetto, il Questore e i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Palermo, che tra venerdì e sabato mattina visiteranno la Fiera e incontreranno i commercianti della rete di Addiopizzo.
Ci saranno anche molti momenti di confronto e riflessione attraverso una serie di dibattiti, il primo dei quali dedicato proprio al tema centrale dell’VIII edizione della nostra Festa: Beni Comuni contro Cosa nostra.
Grande spazio sarà dedicato, anche quest’anno, all’intrattenimento con tantissimi artisti che tra venerdì e sabato si avvicenderanno sul palco della Festa: Doudou Diouf, Salvo Piparo con Costanza Licata e Rosemary Enea, IPERcusSONICI, Shakalab, Qbeta e tanti altri. Il tutto arricchito dalla presenza di Pif e Corrado Fortuna”.
Sulla mostra “Evasivamente”?
“La mostra propone un’esposizione di elaborati grafico-pittorici dei detenuti del carcere “Pagliarelli”, a cura di Addiopizzo, Art Therapy Italiana e l’Istituto di Psicoterapie Espressive.
Il senso e l’obiettivo finale è sempre quello di riconnettere il tutto al concetto di Beni Comuni, al centro di questa Festa, contrapponendolo al paradigma di Cosa nostra. Vuol dire proporre un modello di sviluppo informato innanzitutto da un principio di cooperazione e di inclusione sociale.
Gli elaborati grafico-pittorici in mostra sono l’esito del processo creativo dei partecipanti al laboratorio di Art Therapy condotto dai tirocinanti Adriana Falanga, Barbara Arrigo, Gabriele Lazzara, Ylenia Iannizzotto e Manuela Ligotti, all’interno dell’istituto carcerario.
EVASIVAmente è un modo per conoscere la realtà intima e nascosta di alcuni cittadini come noi, che vivono una condizione di ristrettezza, poiché scontano una pena, e che tuttavia avvertono la necessità di “evadere“ sprigionando il loro io in direzione di un cambiamento.
Un percorso verso la legalità è possibile attraverso la condivisione e la consapevolezza che solo superando insieme le barriere sociali la società tutta è in grado di produrre un cambiamento positivo”.
Quest’anno un occhio particolare alla sostenibilità ambientale
“Quest’anno la Festa si pregerà della partnership con AMIA, AMAP e AMG, con le quali si è proceduto a organizzare una manifestazione all’insegna della sostenibilità ambientale tramite l’installazione di contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti, di punti d’acqua potabile e un rinnovato impianto d’illuminazione”.
L’evento si inserisce nel Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo sviluppo “Obiettivo convergenza 2007–2013. Cosa avete organizzato negli anni?
“Il progetto ha avuto avvio quest’anno, a ottobre. Da allora abbiamo promosso a dicembre la campagna di consumo critico “Grazie a voi è di nuovo Natale! 2012”, presentato la nuova “Guida del Consumatore critico Addiopizzo 2013” lo scorso 4 maggio. La Festa rappresenta un ulteriore momento di questo percorso.
L’obiettivo del progetto è quello di incrementare la rete del Consumo critico Addiopizzo, cosa che ci proponiamo di fare per i prossimi tre anni”.
Ci parlate del marchio “Certificato Addiopizzo”?
“Si tratta di un marchio con cui trentadue aziende produttrici alimentari e manifatturiere, aderenti alla lista del Consumo critico Addiopizzo, contraddistinguono i loro prodotti facendo sì, in questo modo, che il Consumo critico esca fuori dai confini ristretti di Palermo per raggiungere i consumatori di tutta Italia e anche oltre.
E’ un marchio in crescita con numerose potenzialità, che ha già permesso a diversi produttori siciliani di accedere a circuiti fieristici alternativi, come l’importante Fiera “Fa’ la cosa giusta!” di Milano”.
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