“Mi auguro che questa mercificazione della donna smetta di continuare a proliferare e finalmente venga apprezzata per la propria anima”. Alessandra Cacialli parla di donne, di giovani e di teatro. L’attrice è in scena al Teatro Brancati ne Le Fuggitive, con Debora Bernardi e diretta da Nicasio Anzelmo.
Quanto c’è di Alessandra Cacialli in ogni ruolo che interpreta e con quale spirito ha affrontato la complicata ed intensa interpretazione di Claude, arzilla anziana scappata dalla casa di riposo dove è stata abbandonata dal figlio?
“C’è sempre qualcosa di noi nei ruoli che interpretiamo, perché si va a scavare nel profondo della nostra anima. All’inizio sono solo parole che arrivano addosso e più si va avanti e si approfondisce il personaggio è facile imprimere parte della nostra personalità. Ci sono lati insospettabili del nostro carattere, che utilizziamo al momento giusto. Per interpretare l’arzilla vecchietta mi sono guardata molto intorno, perché l’attore deve documentarsi con la realtà circostante; ho osservato, in questo caso, le persone anziane dai gesti al modo di fare e pensare. Ho fatto leva su corde del mio carattere che non credevo di avere. È importante saper muovere certi tasti della nostra anima in modo da costruire al meglio ogni tipo di ruolo”.
In scena ha interpretato ruoli importanti. Noi conosciamo l’attrice, ma in realtà nel privato quali sono le sue priorità e come vive il quotidiano?
“Io sono una casalinga e una mamma in primo luogo. La mia famiglia è al primo posto. Ho dedicato e continuo a dedicare la mia vita alle mie figlie, alla mia nipotina, a mio marito e ai miei animali. Se per l’attività teatrale devo trascurare la mia vita privata non scendo a compromessi; cerco di far convivere tutto se non ci riesco scelgo sempre la mia famiglia”.
Parliamo di donne. Le donne nella vita, secondo lei, in questo caso a teatro cosa sbagliano? Come mai è sempre più difficile far apprezzare le proprie qualità?
“È un discorso ad ampio spettro che non si ferma solo alla realtà teatrale, perché l’errore più grave è stato dare importanza alle inutilità, facendoci governare da persone non in grado di farlo, permettendo la distruzione dell’immagine della donna. Da circa vent’anni in certi emittenti si vedono figure di donne quasi nude che non dicono e non fanno nulla ed in un contesto simile è normale che si faccia fatica a recuperare il terreno perso. La strada per farsi riapprezzare è molto ripida. Abbiamo permesso noi che si desse un’immagine disastrosa della nostra persona ed ora non possiamo più lamentarci. Dobbiamo faticare di più per far capire che le donne sono prima cervello che altro”.
È stata il volto simbolo della tv siciliana anni ottanta. Ha condotto per quasi un decennio insieme a Nino Lombardo e Romano Bernardi, suo marito, l’indimenticabile Talk show pomeridiano “Noi Oggi”. Un ricordo particolare di quegli anni? Cosa è rimasto in lei di quel periodo?
“Ho trascorso degli anni molto belli ad Antenna Sicilia. Potrei raccontare tanti momenti ricchi di emozione. Mi è rimasto, soprattutto, nel cuore il grande affetto di tante persone. Io sono andata via da Antenna Sicilia nel 1990, ma ancora c’è tanta gente che mi riconosce e mi chiede di ritornare. Una volta mentre camminavo a piazza Iolanda, era estate, sentivo chiamare il mio nome senza capire la provenienza della voce; mi accorsi che questa voce di donna arrivava da un balcone sulla piazza. La giovane donna mi salutò con tanto affetto ed immenso entusiasmo. Un gesto molto bello, che a distanza di anni mi commuove sempre. Manifestazioni di gioia, come queste, che restano nel cuore e danno tanta gioia facendo apprezzare ancora di più questo lavoro”.
Cosa augura ai giovani attirati dal mondo del teatro?
“Auguro ogni bene, ma senza basi non si va avanti in nessun campo. I ragazzi non vivono un bel momento e mi spiace perché non si prospetta una bella situazione nell’imminente futuro. Chi vuole fare questo mestiere deve studiare tanto e seguire una scuola seria per approcciarsi in modo intelligente a questo mondo”.
Progetti futuri?
“Ci sono alcune cose in cantiere. Mi piace non fermarmi. Presto saremo in giro con un nuovo spettacolo”.
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