In occasione della lectio magistralis “La Sicilia delle Meraviglie ( far dell’ arte economia)” tenuta da Vittorio Sgarbi al Monastero dei Benedettini, evento creato e voluto dall’ Ersu, dal FAI e dall’Università di Catania incontriamo Alessandro Cappellani, presidente Ersu il quale senza alcuna riserva o pregiudizio si schiera da parte dei ragazzi e non si limita a criticare le passate amministrazioni gestite da una logica di convenienza politica. Lo chiamano a furor di popolo il “presidente degli studenti”. “Sono pronto ad accogliere ed applicare, se giusti, tutte le idee e i consigli necessari affinché l’Ente da me presieduto possa diventare un luogo lontano dalle intromissioni della politica e si possano offrire dei servizi efficienti e qualitativamente superiori, perché gli studenti sono loro gli unici padroni e devono essere trattati come tali” spiega.
L’ Ersu è l’ente che deve tutelare lo studente e garantire il diritto allo studio. Oggi, secondo lei, si può ancora parlare di diritto allo studio?
“Allo stato attuale il diritto allo studio è, forse, una delle poche cose tutelate dal governo. C’è stato un momento in cui si è temuto che le università meridionali, rispetto a quelle settentrionali, vivessero una grave condizione di svantaggio e difficoltà. La risposta immediata, soprattutto, da parte dell’ Ersu di Catania è stata una vera e propria rivoluzione rispetto a tutto il contesto italiano in quanto efficacia e funzionalità sono le parole d’ordine del nostro progetto lavorativo. Nel passato l’ Ente era un’Istituzione poco funzionale; gli studenti si erano assolutamente disaffezionati e spesso l’amministrazione era paragonata ad un grande baraccone politico. Sin dall’inizio del mio incarico ho avuto questa sensazione. So bene che ho stravolto l’intero sistema apportando cambiamenti radicali alla base delle ‘normali’ soluzioni legate ai giochi di potere; tale rinnovamento ha fatto in modo che l’Ersu sia diventato un organo efficiente e funzionale nel tutelare gli studenti e i loro diritti. Il governo nazionale dopo una serie di necessarie verifiche tecniche elargirà attraverso il nostro Ente mille borse di studio suppletive agli studenti ed in questo momento è un grande successo”.
Cosa significa far affezionare gli studenti all’Ersu?
“Semplice. Basta rendere il sistema funzionale. Ci dobbiamo chiedere perché il legislatore ha creato l’Ente Regionale del Diritto allo studio universitario. Sono orgoglioso di avere una squadra di straordinario merito, perché da quando ci sono io non si fa politica e so bene che dicendo e attuando questa nuova mentalità stiamo stravolgendo tutto. Non esistono più file, tutto viene fatto online rompendo il meccanismo del clientelismo e dei favori. L’Ersu non deve fare favori ma offrire servizi, perché non è altro che un erogatore di servizi pagati dallo Stato a favore degli universitari. Abbiamo attivato, tramite l’ufficio stampa, un sistema di collegamenti che, attraverso il forum, la pagina facebook e il sito ufficiale, mi consentono di essere sempre in stretto contatto con i giovani. Quando finisco il mio lavoro di chirurgo mi siedo davanti al pc e rispondo a tutte le email inviatemi dai ragazzi che mi chiedono aiuto, consigli e spiegazioni. Abbiamo attivato anche un servizio sanitario; un canale preferenziale attraverso il quale tutti gli universitari possono ricevere assistenza medica nei reparti specialistici del policlinico con una maggiore rapidità rispetto ad altre situazioni. La cultura è un momento di straordinaria aggregazione che avvicina la popolazione studentesca. Devo ringraziare la professoressa Sarah Zappulla Muscarà, la quale mette il cuore in ogni evento ed iniziativa ed ha fornito e fornisce una quantità di idee ed apporti culturali di grande prestigio realizzando una serie d’iniziative che hanno aiutato anche a far conoscere che cos’è l’ Ersu. Qualcuno avrà scoperto la forza e la qualità dell’ Istituzione grazie anche ai tanti incontri culturali”.
L’ateneo catanese è il centro universitario più affollato del sud Italia e vanta il maggior numero di studenti fuori sede. Alcune residenze universitarie sono state chiuse. Come vi comporterete per risolvere il problema dei posti letto?
“Grazie ad una lettera di uno studente ho scoperto che alcune stanze al policlinico non erano utilizzate e, soprattutto, mobili e televisori nuovi erano ancora sigillati. Nessuno pensava di adoperarli e li custodiva con cura nei depositi dell’Ente. Appena appresa la situazione mi sono mosso in modo che il tutto fosse messo a disposizione dei ragazzi. Questo significa dare risposte certe agli studenti. Abbiamo adibito a residenza universitaria anche una magnifica casa sita tra via Caronda e via Etnea in cui ospiteremo gli studenti fuori sede, i ragazzi e i professori del progetto Erasmus. La casa di via Caracciolo sarà presto chiusa, perché troppo lontana dal centro, dalle attività studentesche e qualitativamente poco appetibile alle richieste degli studenti. Abbiamo cambiato dopo circa vent’anni materassi, cuscini e mobili ed entro febbraio 2014 tutte le residenze potranno usufruire dell’arredamento completamente nuovo. Prima del mio arrivo si viveva in una condizione di autentico letargo e adesso sto cercando di migliorare tutto con estrema rapidità ed immediatezza, per deformazione professionale sono abituato muovermi velocemente per raggiungere l’obiettivo. Voglio anche aggiungere che entro il 2015 avremo settanta nuovi posti letto alla cittadella, perché abbiamo riaperto un contratto accantonato dalla scorsa amministrazione che creerà nuove risorse e nuovi aiuti, mentre il prossimo gennaio inaugureremo una nuova casa anche al centro di Ragusa Ibla e nella zona di Siracusa abbiamo chiuso delle indecenti residenze universitarie e ricollocato gli studenti nella zona più bella e centrale della città. Quanto prima sarà stretto anche un patto con il Comune di Catania e l’edilizia universitaria, che consentirà dove e come programmare le nuove mense. Un progetto che prenderà corpo un po’ alla volta a cui stiamo lavorando già con cura ed attenzione”.
Altro delicato problema la mensa …
“È vero. Uno dei problemi più gravi all’inizio del mio mandato è stato il problema della ristorazione. Abbiamo chiuso la storica mensa di via Oberdan, la quale presentava problemi di ogni sorta e immediatamente dopo la chiusura siamo partiti con una gara d’appalto vinta dalla ditta Pellegrini. Adesso tutti gli universitari possono ritrovarsi nella nuova mensa di via Vittorio Emanuele e in accordo con l’ Asp sarà effettuato un controllo periodico della qualità del cibo offerto. Il nostro progetto immediato è creare anche altri servizi mensa nella zona di piazza Dante e piazza Università in modo da creare più punti d’accesso e favorire gli studenti nel modo migliore possibile”.
L’ Ersu è anche fonte di lavoro per le tante collaborazioni esterne. Molte famiglie vivono grazie al servizio che offrono all’Ente. I dipendenti delle cooperative come gli addetti al portierato, alla mensa, alle pulizie vivono uno stato d’ansia causato dallo scadere del mandato. Cosa possiamo dire ai tanti lavoratori esterni?
“L’ Ersu è un Ente regionale e come tale deve rispettare le leggi. Ho preteso che tutti i contratti scaduti fossero rinnovati a norma di legge, finché non subentreranno le novità inerenti alla vincita delle nuove gare d’appalto. Si farà tutto con estrema trasparenza e non ci saranno favoritismi, perché la correttezza è un elemento preponderante della nostra missione lavorativa. Basta guardare il nostro sito e poter controllare tutti i bilanci e le gare d’appalto indette. Sono seriamente preoccupato per i dipendenti, perché possono avere dei seri problemi ma io devo far rispettare la legge. Chiunque vinca l’appalto dei vari servizi è vincolato, secondo norma, a prendere con sé i precedenti lavoratori; elemento essenziale rispettato anche dalle passate amministrazioni. Quello che non tollererò più da parte di nessuno è l’insufficienza del servizio offerto come pasti inadeguati o scortesia e menefreghismo del personale posto all’ accoglienza”.
Abbiamo assistito a varie manifestazioni come il Premio Pirandello o la lectio magistralis di Vittorio Sgarbi. Cosa propone per il futuro?
“Devo ringraziare Sgarbi, la cui presenza è stata totalmente gratuita. Non abbiamo neanche pagato le spese vive come il biglietto aereo o l’albergo. Sono stati omaggiati dal critico d’arte ben cento libri della Bompiani donati ai vari studenti che si sono registrati nell’apposito spazio dedicato nel nostro sito. Per il Premio Pirandello anche Simonetta Agnello Hornby è stata presente gratuitamente, abbiamo solo comprato ad un prezzo simbolico di 4. 50 € i libri dell’ autrice, omaggiati ai ragazzi, il cui ricavato è stato devoluto ad un’associazione umanitaria contro il femminicidio. Tutti i personaggi illustri intervenuti nelle varie manifestazioni non hanno chiesto nulla in cambio e sono venuti a loro spese per favorire lo sviluppo e la diffusione culturale. La mia è una famiglia di magistrati e sono cresciuto con il senso del dovere e della legalità e per mia formazione personale non potrei mai lucrare o sprecare il denaro pubblico. Nella vita privata sono uno spendaccione ma se devo far quadrare i conti dell’Ente divento estremamente oculato e parsimonioso cercando di evitare sprechi e inutilità di ogni genere”.
Possiamo avere qualche anticipazione sulla programmazione futura?
“Avremo una giornata dedicata alla professione medica e i suoi sviluppi lavorativi in modo da orientare i ragazzi sin dal quarto anno di università. Ci sarà la giornata dedicata alla professione giornalistica e il 23 gennaio il Magnifico Rettore, Giacomo Pignataro, e la professoressa Sarah Zappulla Muscarà, nell’Aula Magna di Piazza Università, animeranno una manifestazione in memoria della Shoà. Saranno, inoltre, presenti all’importante evento il regista catanese Giovanni Anfuso, che interverrà a titolo gratuito, e sarà premiato il miglior cortometraggio sulla strage degli ebrei. Ci saranno anche dei rappresentanti dell’ambasciata israeliana. Un incontro culturale e sociale molto importante a cui dedicheremo grande cura ed attenzione per il particolare tema trattato. Non voglio anticipare altro, perché sono tanti i progetti che saranno continuamente aggiornati sul nostro sito”.
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