Passalacqua Ragusa, il capitano lascia la squadra


passalacqua ragusa

La stagione di A1 si è conclusa così com’era finita lo scorso anno: Passalacqua Ragusa battuta da Famila Wuber Schio cui va il secondo scudetto consecutivo, per la cronaca il settimo nella storia del club. Gli appassionanti play-off, chiusasi anche quest’anno a gara cinque e con un’immeritata sconfitta, non rappresentano per le ragazze di Nino Molino la fine di un sogno, ma l’inizio di una nuova consapevolezza. La consapevolezza che le ragazze della Passalacqua Ragusa lassù in alto ci sanno stare. E ci staranno ancora. Dando battaglia a chiunque voglia intromettersi tra loro e il sogno di un’intera regione.

Passalacqua Ragusa
Paola Mauriello ex capitano della squadra di basket Passalacqua Ragusa

E’ notizia recentissima che Paola Mauriello, capitano delle aquile biancoverdi, proprio qualche giorno fa ha affidato a facebook il messaggio di addio alla squadra, lasciando sgomenti i tifosi che non lesinano commenti al miele per la giocatrice che per tre anni ha guidato la squadra. Con lei, che rimarrà indubbiamente nel cuore del popolo del PalaMinardi, la Passalacqua Ragusa ha disputato due finali scudetto in tre anni, che hanno senza dubbio contribuito a consacrare la squadra nel gotha del basket nazionale.

L’intervista all’ex capitano della Passalacqua Ragusa

Anche quest’anno siete riuscite a mettere in seria difficoltà le campionesse d’Italia fino a portarle ai play-off a gara 5. Cosa avevate in più delle altre pretendenti al titolo?

Noi abbiamo giocato ogni gara con la mente sgombra, come chi gioca solo per divertirsi. Con quella voglia di vincere e quel pizzico di sana incoscienza che è tipico di chi gioca senza pressioni. Andavamo avanti gara dopo gara. I risultati, poi, man mano ci davano fiducia e ci hanno dato la spinta giusta per arrivare dove siamo arrivate.

Cosa ci dice del coach Molino, come vi caricava prima di ogni gara?

Nino è una persona molto pacata. Come lo vedete così è. Ti prepara benissimo tatticamente durante la settimana e arrivi alla domenica con le idee ben chiare che sai già cosa devi fare. Non erano necessari altri discorsi, eravamo già cariche.

La Passalacqua Ragusa al completo
La Passalacqua Ragusa al completo

Dopo lo splendido campionato appena concluso c’è più amarezza per aver mancato il titolo ancora una volta o più voglia di riscatto?

Non ci può essere amarezza per il titolo sfuggito d’un soffio. Noi siamo tutt’ora felici di aver conteso lo scudetto alle campionesse d’Italia.

C’è molto entusiasmo attorno alla squadra…

Ragusa è una città meravigliosa. L’anno scorso quando siamo tornate da Schio, abbiamo salutato i tifosi e il palazzetto era gremito. E sin dal primo allenamento c’erano almeno trecento persone e questo è semplicemente strabiliante. Non credo che altre squadre femminili possano vantare un pubblico così Vedere così poca pallacanestro in Sicilia fa male. Vedere squadre come Priolo scomparse dalla scena, provoca una fitta al cuore. La pallacanestro è uno sport meraviglioso e meriterebbe senz’altro di essere più conosciuto e più praticato.fedele e appassionato.

Quando l’Italia vinse i mondiali del 2006 ci fu una crescita esponenziale delle scuole di calcio. Portare lo scudetto a Ragusa vorrebbe dire contribuire a risollevare le sorti della pallacanestro nella nostra isola. Ne siete consapevoli?

Vedere così poca pallacanestro in Sicilia fa male. Vedere squadre come Priolo scomparse dalla scena, provoca una fitta al cuore. La pallacanestro è uno sport meraviglioso e meriterebbe senz’altro di essere più conosciuto e più praticato.

 

 

Articolo Precedente Matteo Montalto, l'enfant prodige che rende onore alla Sicilia
Articolo Successivo Marco Pace a Palermo con la mostra “The King of the Ruins”

Scrivi un Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *