Oggi giorno, negli ambienti in cui viviamo, sia domestici che lavorativi, ci sono elettrodomestici, cellulari, smartphone, antenne, ripetitori. Molti di questi apparecchi, vengono usati quotidianamente e più volte al giorno, anche dai bambini. Per tale motivo, si sono intensificati gli studi sui rischi legati ai campi elettromagnetici e sugli effetti che possono avere sugli uomini. Per avere maggiori informazioni sull’argomento, abbiamo intervistato l’ing. Sebastiano Trapani, Coordinatore Regionale AIAS Sicilia, che ci ha spiegato che cosa sono i campi elettromagnetici, quali sono i rischi per la salute e le normative sulla sicurezza.
Che cosa sono i campi elettromagnetici? Quali sono quelli che incidono maggiormente sulla salute dell’uomo?
Sono perturbazioni elettromagnetiche (variazioni del campo elettrico e del campo magnetico correlate tra loro nel tempo e nello spazio), originate da accelerazioni di cariche elettriche, che si propagano dalla regione in cui le cariche elettriche vengono accelerate viaggiando alla velocità della luce. Quantificare l’esposizione è operazione complessa, in quanto essa dipende dalla presenza, dalla distanza, dalla dislocazione e dalla contemporaneità o meno di funzionamento di fonti esterne ed interne. Comunemente ci si trova spesso in presenza di condizioni di esposizione prolungate a campi elettromagnetici di basse intensità di campo. Va applicato, soprattutto per quanto riguarda i bambini, il principio di precauzione, che significa l’educazione ad un utilizzo non indiscriminato ma appropriato, quindi limitato alle situazioni di vera necessità.
Quali sono i rischi e gli effetti per gli uomini?
Gli effetti dipendono dalla frequenza e dalla intensità del campo. Gli effetti biologici sono diversi a seconda se si tratta di radiazioni ionizzanti o non ionizzanti. Le radiazioni ionizzanti possono rompere dei legami chimici di molecole del nostro corpo e possono causare danni rilevanti al sistema biologico. Le radiazioni non ionizzanti possono causare riscaldamento e indurre correnti elettriche nei tessuti corporei.
L’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) nell’ambito del Progetto Internazionale CEM ha concluso che:
“sulla base della letteratura attuale, non c’è nessuna evidenza convincente che l’esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza abbrevi la durata della vita umana, né che induca o favorisca il cancro”
“per i campi ad alta frequenza, il complesso di dati disponibili fino ad oggi suggerisce che l’esposizione di campi di bassa intensità non provochi effetti dannosi per la salute” .
In natura, esistono altri campi elettromagnetici? Anche questi hanno conseguenze per l’uomo?
Il sole emette radiazioni sia ionizzanti che non ionizzanti, ma l’ozono e l’ossigeno dell’atmosfera terrestre assorbono gran parte delle radiazioni ionizzanti. Il radon è un gas radioattivo che emette particelle α, pericolose per la salute se inalate. La terra è investita anche dai raggi cosmici galattici ed estragalattici ad alta energia. Tutto il resto (ripetitori radiofonici, televisivi e telefonici, telefoni cellulari, linee aeree in alta tensione, tostapane, ferro da stiro, rasoio elettrico lavatrice, phon) sono sorgenti artificiali inventate dall’uomo.
Sono giustificate le preoccupazioni per l’installazione vicino ai centri abitati di antenne elettriche e ripetitori? Non sarebbe il caso di istallarli al di fuori dei centri abitati?
Non giustificate perché i limiti nella normativa italiana sono molto restrittivi. Installandoli fuori dai centri abitati servirebbero potenze più elevate.
Le mura delle nostre abitazioni proteggono dai campi elettromagnetici?
Parliamo, in primo luogo, delle apparecchiature elettriche comunemente utilizzate nelle nostre case (frullatore, forno elettrico, lampada a incandescenza, ferro da stiro, asciugacapelli ecc.). Leggo una tabella dove sono elencate tali apparecchiature e le relative intensità del campo elettrico a 30 cm di distanza. Mi risalta agli occhi la più elevata (ricevitore stereo, intensità del campo elettrico pari a 180 V/m). Il valore limite delle linee guida è 5.000 V/m. Nella gran parte dei casi il campo magnetico generato dagli elettrodomestici di uso quotidiano è comparabile a quello generato, a distanza di sicurezza, dagli elettrodotti.
Interrare gli elettrodotti, può essere utile per la salute ?
Una caratteristica del campo elettrico è data dal fatto che è modificato dalla presenza di edifici, strutture, vegetazione, ecc. e che si azzera completamente all’interno degli edifici e delle automobili. In tal senso, l’interramento dei cavi risulta efficace per schermare il campo elettrico. Invece, l’interramento dei cavi non risulta efficace per schermare il campo magnetico.
Pensa che le attuali norme di sicurezza adottate in Italia siano valide per la salute pubblica?
La normativa italiana nel settore della protezione del pubblico dai campi elettromagnetici (CEM) è tra le più restrittive al mondo. I limiti relativi al campo magnetico imposti in Italia per gli elettrodotti esistenti sono 10 volte più bassi rispetto a quelli previsti dalla UE.
Come si può diffondere la cultura della sicurezza nelle scuole e nei luoghi di lavoro?
L’unica strada percorribile per incrementare e diffondere la Cultura della Sicurezza sul luogo di lavoro e prevenire l’accadimento d’infortuni e incidenti è quella di ricercare sinergie e collaborazione tra aziende pubbliche e private, enti, istituzioni, università, per lo sviluppo delle conoscenze e competenze dei professionisti e la sensibilizzazione della cittadinanza. L’AIAS, Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza, conta oltre 4000 soci su tutto il territorio nazionale e costituisce la più importante comunità reale e virtuale, tecnico-scientifica, di professionisti interni o esterni alle organizzazioni che si occupano di sicurezza, salute ed ambiente nei luoghi di lavoro e di vita.
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