Incontriamo il sindaco di Catania Enzo Bianco in occasione del forum Human Rights Defender edizione 2013 promosso dalla sezione catanese di Amnesty International, nel refettorio del Palazzo della Cultura. Parole che fanno ben sperare e che cercano, bacchetta magica a parte, di donare un sorriso ai tanti catanesi che non ridono più da tempo.
Qual è il piano d’azione del Comune in questo difficile momento storico che sta attraversando la città?
“Il Comune piuttosto che proporre sta agendo come non faceva ormai da tempo. Siamo tutti impegnati in prima linea in una delicata battaglia. È mio compito fondamentale ridare la speranza ad una città al buio, nel senso letterale del termine, e da troppo tempo in ginocchio. Abbiamo riportato la luce anche nei quartieri più popolari di Catania. Il Natale deve essere un momento in cui la città deve voltare pagina”.
E come si volta pagina?
“La prima preoccupazione sin dal mio insediamento è stata la difesa dell’ economia della città. Il dissesto comunale era terribile e abbiamo fatto fare delle leggi importanti che ci consentiranno di pagare i creditori del Comune e quindi salvare le piccole e medie imprese che stavano rischiando il fallimento, perché non ricevevano soldi da troppo tempo. Abbiamo difeso l’ ST Micro Electronics che stava per essere privatizzata ed allontanata dalla città. Stiamo aiutando le Istituzioni culturali come il Teatro Massimo Bellini e il Teatro Stabile. La situazione è difficile lo sappiamo tutti. Certo la bacchetta magica di cui sono dotato (ride) è già messa in funzione e fra non molto con un po’ di pazienza, tanti sacrifici e l’aiuto dei cittadini ce la faremo a rialzare una città da troppo tempo sofferente”.
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