Ficarra e Picone: “A luglio saremo a Taormina”


Per approcciarsi in modo corretto a loro due, bisogna entrare nell’ottica della partita di tennis.

E’, infatti, una prerogativa di Ficarra e Picone, mettere il malcapitato interlocutore nella situazione imbarazzante di un continuo rimbalzare di battute.

Avete da poco concluso la vostra ennesima stagione a Striscia la notizia, un’edizione contrassegnata anche da eventi decisamente poco piacevoli, come il terremoto ed altre che vi sono tornate ironicamente utili come lo scandalo Lega, qual è il vostro bilancio?

“E’ stata un’edizione molto particolare. Lo scandalo della Lega ha contribuito notevolmente per spunti di satira e di ironia. Purtroppo il terremoto invece ci ha rattristato moltissimo. A maggior ragione perché quando è avvenuto le puntate erano già registrate e non ci è stato possibile esprimere la nostra vicinanza e solidarietà ai nostri connazionali coinvolti”.

Ficarra aveva promesso di concludere con un balletto al posto delle veline e la promessa è stata mantenuta, confessate ve ne siete pentiti?

“Assolutamente no! Ci siamo divertiti moltissimo a parodiare un balletto delle veline e a farci prendere in giro da loro. Sono due bravissime ragazze piene d’entusiasmo, simpatiche e vere. E pensiamo che la loro avventura con il mondo dello spettacolo proseguirà ancora a lungo. Sicuramente glielo auguriamo”.

 

Voi che la televisione la fate, cosa ne pensate  del prolificare dei talk show che cercano soluzioni a casi, ai quali, neanche gli inquirenti sembrano trovare spiegazioni?

“Bisognerebbe fare un talk show sul perché questi talk show continuano con queste storie”.

A luglio sarete protagonisti al Teatro Antico di Taormina, con un vostro spettacolo, se non vado errata è la prima volta che vi esibite nella perla dello Jonio?

“Vai errata. È la terza volta che torniamo ma in fondo non hai sbagliato tanto perché è un posto talmente emozionante che sembra sempre la prima volta”.

E poi, nella prossima stagione, per due settimane protagonisti al Teatro Stabile di Catania….

“Esatto! Quando ci ha chiamato il Direttore Di Pasquale abbiamo pensato che avesse sbagliato, due palermitani per 15 giorni in scena a Catania, doveva per forza essere un errore…. Lo abbiamo fatto presente ma Di Pasquale ha confermato, per cui ci saremo”.

Al ventennale del vostro sodalizio artistico il vostro è un matrimonio solido?

“Speriamo di no. Vivere con la speranza che possa finire da un momento all’altro è un modo per sopportarci giorno dopo giorno”.

 

Articolo Precedente Leopoldo Freyrie: "Gli architetti devono unire etica ed estetica"
Articolo Successivo "Mediterraneo per la cultura": a Villa Letizia la nuova edizione

Scrivi un Commento

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *