Francesca Guglielmino, moglie del maestro Pietro Arena, è stata premiata alla seconda edizione del “Premio Donna Siciliana 2013” per la sua eccelsa nobiltà d’animo.
Ci racconta da cosa nasce la motivazione di questo premio?
«Quando mio marito aveva 54 anni è stato colpito da un ictus. Non c’era alcuna speranza. Io e mio figlio stavamo tornando a casa col certificato di morte in mano …, quando ho visto una chiesetta e mi sono fermata a pregare chiedendo al Signore di salvare mio marito, di restituirmelo, anche su una sedia a rotelle perché io gli sarei stata accanto comunque, per sempre. E così è stato, dopo 12 giorni di coma, è tornato, il mio amato Pietro è ancora qui con noi.»
Questo tipo d’amore dovrebbe essere un modello per le giovani donne che oggi non sembrano riconoscere certi valori, cosa si sentirebbe di dire loro?
«Il vero amore si porta nel cuore, non ha bisogno di grandi parole, ma si deve sentire dentro. Molte coppie sembrano non dare peso a certi sentimenti e si lasciano con facilità, per un nonnulla, invece dovrebbero fermarsi ad ascoltare meglio e più a lungo il proprio cuore. »
E il ruolo della moglie, qual è per lei?
«La donna siciliana, soprattutto nel ruolo di moglie, mi sembra sia una donna alquanto riservata ed è bene che sia così perché bisogna sentire dentro ciò che si vuol fare vedere agli altri, ma allo stesso tempo, oggi come oggi, bisogna esprimere tutti i sentimenti, tutti»
Come definirebbe il senso dell’essere coppia, l’importanza e l’essenza del connubio fra uomo e donna?
«Ho 35 anni di matrimonio sulle spalle, ma è sempre come fosse la prima volta; nonostante le difficoltà immense che abbiamo patito siamo sempre stati uniti, insieme, anzi adesso più che mai perché se è vero amore le difficoltà uniscono e non separano.»
Scrivi un Commento