Giovanni Allevi torna a suonare dal vivo in Sicilia e sceglie il teatro Metropolitan di Catania per festeggiare nell’Isola le sue nozze d’argento con i live. Il poliedrico artista marchigiano dirigerà l’Orchestra Sinfonica Italiana regalando al pubblico siciliano un Concerto di Natale in programma il 14 dicembre alle 21.
Dopo l’uscita del libro “Vi porterò con me”, edito da Rai-Eri, con immagini e pensieri che descrivono questi anni di musica onstage, da dicembre il compositore è ripartito con una doppia
tournée in date esclusive e in Europa: il “Celebration Symphonic Tour” e il “Celebration European Tour”.
Nel “Celebration Symphonic Tour”, tra dicembre 2016 e gennaio 2017, l’artista si esibirà nel triplice ruolo di compositore, pianista e direttore d’orchestra, alla guida dell’Orchestra Sinfonica Italiana.
L’intervista a Giovanni Allevi
Quest’anno festeggia le nozze d’argento con la musica. Com’è cambiato Giovanni Allevi in questo arco di tempo?
“Credo di sentire di più. Sensazioni, sentimenti, emozioni, si sono fatti più intensi. Anche il mio rapporto con la musica è divenuto più istintivo, corporeo. Soprattutto ora, amo comporre attraverso forme più complesse, libero dal giudizio e dallo stesso consenso”.
In che modo questo tour riepiloga questo anniversario?
“Ho voluto con me sul palco l’Orchestra Sinfonica Italiana con cui eseguiremo non solo la mia musica, ma anche capolavori immortali come l’Ouverture “Semiramide” di Rossini. Se volessi trovare il comune denominatore che riassume questi 25 anni di attività live, direi la passione travolgente, ed è questa che animerà ogni singola nota del Celebration Tour”.
Come si articolerà il concerto siciliano?
“Inizieremo dai grandi classici, Tchaikowsky, Puccini e Rossini, poi continueremo con i miei brani sinfonici e i più amati brani per pianoforte e orchestra. A conclusione, non mancherà una sorpresa natalizia”.
Proviamo a tracciare tre tappe fondamentali della sua carriera che secondo lei sono state determinanti?
“Il mio primo concerto a Napoli 25 anni fa, davanti un pubblico di 5 persone; quella notte capii che la musica sarebbe stata la mia vita. Il debutto a New York nel 2005, con l’arrivo dei riflettori….e dell’ansia. La composizione ad Osaka del mio Concerto per Violino e Orchestra, che considero la definitiva risposta alle critiche dei cosiddetti accademici”.
Nel libro Vi porterò con me racconta la sua esperienza di artista in giro per il mondo. Ci porta con sé? Proviamo a sintetizzare le emozioni di un giovane uomo in tour per il mondo?
“Uno dei momenti più belli è ad esempio il lungo viaggio aereo fino a Tokyo, durante il quale ho la possibilità di leggere i miei testi preferiti, fare ginnastica, camminare a piedi scalzi e scambiare qualche frase in giapponese con le hostess”.
Com’è nata la collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Italiana e che progetti avete per il futuro?
“L’idea è stata di un mio amico direttore d’orchestra: ha convocato musicisti provenienti dalle più prestigiose istituzioni, e poi mi ha consegnato la bacchetta. Il risultato è stato un amore folle reciproco. Sul palco danno sempre il massimo, hanno imparato a conoscermi in profondità e sono davvero contento che ad ogni concerto fanno strage di cuori”.
Al pubblico siciliano proporrà un Concerto di Natale. Che rapporto ha lei con il Natale? Ci regala un suo ricordo personale legato a questa festività?
“Durante il militare, non ricordo perché, fui punito a restare di guardia, al gelo, la notte di Natale. Assieme a me, c’erano tutti i reietti della caserma, che a mezzanotte vennero a portarmi il panettone e altre prelibatezze. Provo ancora oggi commozione al ricordo”.
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